Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa. Michela Marzano al Vieusseux il 7 marzo

Firenze il 06/03/2024 - Redazione
“Consenso”, “violenza”, “vittima”: dopo la tempesta del MeToo, che valore diamo a queste parole? Sono alcune domande al centro dell’incontro che giovedì 7 marzo la filosofa e scrittrice Michela Marzano farà a partire dal suo nuovo romanzo “Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa” (Rizzoli, 2023), nell’ambito della rassegna “Donne di troppo. Per un’educazione sentimentale” del Gabinetto Vieusseux di Firenze (Sala Ferri di Palazzo Strozzi, ore 17.30, ingresso libero).Quante sfumature diamo alla parola “consenso” e quando possiamo essere sicuri che un “sì” non nasconda un’esitazione? Anna, la protagonista del libro, cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima. Michela Marzano invita i lettori a ragionare insieme con la curiosità e l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.

Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa - Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha creduto, alla parità. Quella che va oltre le apparenze, “che premia indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come c’hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine”. Poi, però, come molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani, alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere – spazio, voce, pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire: come quella volta sul palco, lei che sognava di fare l’attrice e non riusciva a muovere un muscolo, divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l’istinto di ritrarsi per compiacere non l’abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi studenti, si trova a discutere l’eredità del #MeToo a cinque anni dalla sua esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall’altra lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla parola “consenso”? Quando possiamo essere sicuri che un “sì” non nasconda un’esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare se stessa, guardandosi dentro con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti.

Michela Marzano (Roma, 1970) è filosofa, scrittrice, editorialista de “la Repubblica” e “La Stampa” e autrice tra gli altri di Volevo essere una farfalla (Mondadori 2011), L’amore che mi resta e Idda (Einaudi, 2017 e 2019). Per Rizzoli ha pubblicato Stirpe e vergogna (2021), premiato con il SuperMondello 2022.

La rassegna prosegue giovedì 14 marzo con la giovanissima Rokia, che nel suo nuovo libro “Sindrome” (Magazzini Salani, 2023) ci racconterà come l’amore ha il potere di ricucire un cuore che sanguina.
Tutti gli incontri si svolgono alle ore 17.30 nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi a Firenze (Piazza degli Strozzi).
 Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

www.vieusseux.it
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