Si intitola "Siena bibliofila" ed è dedicata al collezionismo librario a Siena su Siena l'esposizione curata da Gabriele Borghini e Luigi Di Corato, che verrà inaugurata sabato 28 novembre 2009 alle ore 16 e proseguirà fino al 10 gennaio 2010. Sede principale sarà la Pinacoteca Nazionale di Siena, ma altri tre itinerari si snoderanno nel territorio senese portando gli amanti dei libri nei Musei di Montalcino, a Montepulciano nella Pinacoteca Crociani e a San Gimignano nei Musei Civici. E' questo uno dei principali eventi della XIX edizione di Leggere è volare, la prestigiosa manifestazione organizzata dalla Provincia di Siena per promuovere il libro e la lettura tra i più giovani - che approfondisce ed espone per la prima volta gli esiti sia della prima produzione libraria a stampa nella Siena del XVI secolo, sia del collezionismo senese: da quello bibliofilo nel Cinquecento a quello antiquario dei giorni nostri.
La mostra - Un'iniziativa dedicata all'amore per i libri del passato che unisce collezionisti, biblioteche e musei per permettere al visitatore di conoscere un patrimonio fragile, prezioso e di non immediato accesso: più di 100 rarissimi volumi realizzati e collezionati a Siena e nel suo splendido territorio. E non sarebbe stato possibile realizzare questo evento senza la stretta collaborazione tra Amministrazione Provinciale di Siena e Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Siena e Grosseto che sono stati gli enti promotori, la Fondazione Musei Senesi che ne ha curato la realizzazione e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena che ha sostenuto l'iniziativa. Fondamentale la collaborazione del Comune di Siena tramite la Biblioteca comunale degli Intronati così come dei Comuni di Montalcino, Montepulciano e San Gimignano. Una fattiva cooperazione che ha fatto leva sul positivo spirito di collaborazione esistente in materia fra gli enti, le istituzioni senesi, gli studiosi e i collezionisti e ha creato le condizioni, per accendere i riflettori su un nuovo percorso di ricerca storica e bibliografica condotta attraverso competenza, professionalità, curiosità intellettuale e passione vera. Determinante infatti è stata anche la presenza e l'attenzione verso questa iniziativa da parte di alcuni collezionisti del territorio i quali, non solo hanno prestato le rare opere richieste ma hanno partecipato alla stesura di testi e schede fornendo importanti notizie sulle loro raccolte.
Siena - La sede principale della mostra è la Pinacoteca Nazionale di Siena. Il percorso, che crea un dialogo serrato tra libri rari e magnifici dipinti, si apre con la sezione relativa alla nascita e al commercio dei primi libri a stampa prodotti a Siena a partire dal 1484 da tipografi 'forestieri', come Enrico di Colonia, in risposta alle necessità di docenti e studenti dell'Università. Nel 1502 viene data alle stampe la Sconficta di Monte Aperto, il primo libro prodotto da un senese, Simone di Niccolò di Nardo detto il Rosso, che, di lì a poco, collabora con il libraio che diventerà protagonista dell'editoria a Siena della prima metà del Cinquecento, Giovanni d'Alessandro, celebre per la produzione di numerose commedie popolari. Da allora in poi, nasce anche una fiorente produzione di opere legate alla storia della città e del territorio - nella quale spiccano i volumi di Bernardo Malavolti e di Giugurta Tommasi, dell'erudito Giovanni Antonio Pecci - ma anche raccolte biografiche e celebrative, come quelle di Isidoro Ugurgieri Azzolini e di Girolamo Gigli. Un discorso a parte merita la proliferazione di libri dedicati alle preziose acque termali diffuse nel territorio, volte anche a diffondere la conoscenza dei luoghi meno studiati del Dominio senese, come San Casciano dei Bagni, presidio al confine con lo Stato della Chiesa; fra gli autori troviamo l'architetto Leonardo de'Vegni, l'accademico fisiocritico Giuseppe Baldassarri e il naturalista Giorgio Santi. Naturalmente, tra i protagonisti delle vicende editoriali senesi c'è anche il Palio: dopo La magna e trionfante festa, edita dal Rosso nel 1506, seguono alcune stanze poetiche in onore di varie Contrade, che, con la ricca produzione settecentesca sull'argomento, rappresentano un presupposto immancabile per la comprensione della storia dell'araldica cittadina. A chiusura del percorso compare il 'capostipite' dalla tradizione bibliofila privata: Bellisario Bulgarini. Vissuto tra Cinque e Seicento, è noto a livello internazionale non solo per la sua magnifica collezione, per la prima volta esposta in questa occasione, ma anche per la sua mania di riportare sui volumi il prezzo e il luogo d'acquisto. Una sorta di inventariazione sistematica - pratica, peraltro, tramandata ai suoi eredi - che ha oggi permesso la comprensione del mercato librario del tempo.
Siena bibliofila in terra di Siena - La mostra senese si arricchisce di ben tre sezioni - ospitate nei musei di San Gimignano, Montepulciano e Montalcino - che pongono l'attenzione su alcuni nuclei collezionistici privati, soprattutto ottocenteschi, poi confluiti tramite donazione nelle rispettive biblioteche, che ben testimoniano la passione bibliofila anche in altri centri del territorio di quella che fu la Repubblica di Siena.
Montalcino
Il prestigioso museo ilcinese ospita una scelta dei volumi appartenuti alla famiglia Canali-Biondi-Santi, nota per aver inaugurato la produzione del celebre Brunello di Montalcino. Il fondo - giunto anch'esso alla Biblioteca Civica grazie a una serie di atti di donazione a partire dal 1874 - si deve alla passione collezionistica sia dei fratelli Tullio e Clemente Santi sia di Ferruccio, nipote di quest'ultimo. Costituita da più di 2.000 volumi, tra cui spiccano quasi 200 cinquecentine, la raccolta abbraccia argomenti legati agli interessi dei vari possessori, dalle discipline umanistiche a quelle scientifiche ed economiche (dove spicca, per ovvi motivi, l'agronomia).
Montepulciano
Nelle suggestive sale del Palazzo Ricci, saranno presentati alcuni dei magnifici volumi appartenuti a Carlo Minati (Montepulciano 1824-Pisa 1896), medico, letterato, fervente mazziniano ed esponente della classe dirigente ottocentesca. Alla sua morte, egli donò al Comune la sua "Collezione Polizianesca", oggi conservata presso la Biblioteca Comunale e Archivio Storico "Piero Calamandrei": oltre 150 pezzi (il più antico è un incunabolo del 1499) dedicati a Angelo Poliziano, il celebre poeta e umanista mediceo concittadino del Minati e, ancor oggi, maggior gloria cittadina.
San Gimignano
I meravigliosi spazi del Palazzo Comunale ospitano una selezione della collezione del padre scolopio Alessandro Checcucci (San Gimignano 1803-Firenze 1879), intellettuale pienamente inserito nel contesto politico e culturale del suo tempo. I circa 2.700 volumi della sua donazione del 1872 costituirono il nucleo principale della nascente Biblioteca Comunale: da segnalare il De Cardinalatu, stampato a San Gimignano nel 1510 dai torchi del Rosso, primo tipografo senese, su commissione del segretario apostolico Paolo Cortesi.
Info - Fondazione Musei Senesi Tel 0577 530164
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