Serge Latouche ad Arezzo, il 21 gennaio lectio magistralis sulla teoria della decrescita

il 19/01/2015 - Redazione

Il celebre economista e filosofo francese Serge Latouche, noto per le sue teorie sulla decrescita, sarà ad Arezzo mercoledì 21 gennaio per una lezione magistrale nell’ambito della rassegna culturale “Aritmie” promossa dal Comune di Arezzo (ore 17 - Dipartimento dell’Università di Siena in viale Cittadini). All’incontro interverranno la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena, Loretta Fabbri; l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo Pasquale Macrì; l’economista Stefano Bartolini; il sociologo Fabio Berti e il pedagogista Bruno Rossi.

La teoria dell’obiettore di crescita - Professore emerito di Scienze economiche all’Università di Paris-Sud, uno degli animatori della Revue du MAUSS (Movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali), autore degli ormai classici “Breve trattato sulla decrescita serena” e “La scommessa della decrescita”, Latouche ha elaborato un’analisi critica dell’economia occidentale, che sarebbe fatalmente destinata al collasso, e ha articolato una prospettiva economica alternativa. Latouche dichiara di essere un “obiettore di crescita”, ossia di opporsi a quella che definisce “la religione imperante della crescita”, cultura che costringe a ricercare, in modo irrazionale e distruttivo, uno sviluppo economico continuo e fine a se stesso. L’economia, così intesa, riesce a funzionare solamente attraverso un aumento continuo del Pil, comportandosi “come un gigante che non è in grado di stare in equilibrio se non continuando a correre, ma così facendo schiaccia tutto ciò che incontra sul suo percorso”.

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