“Scolpire il tempo”, a Pietrasanta weekend di sperimentazioni contemporanee tra arte e design

il 19/06/2014 - Redazione

Un viaggio nelle sperimentazioni contemporanee a Pietrasanta. E’ “Scolpire il tempo. Mindcraft”, il ciclo di proiezioni curato da Alessandro Romanini della Fondazione Centro Arti Visive della cittadina versiliana in programma dal 20 al 22 giugno.

Tra cinema e video art - Il fine settimana di ‘Scolpire il tempo. Mindkraft’ prende il via domani, venerdì 20 giugno, con una serata dedicata ai Masbedo, collettivo artistico formato da Nicolò Massazza, milanese, classe 1973, e Jacopo Bedogni, di Sarzana, 1970. Nel corso degli ultimi anni il duo ha fatto incetta di premi internazionali e presentato i propri lavori nei principali musei e spazi pubblici. Saranno proiettati video come The Workers, Ionesco Suite, Teorema d’Incompletezza e il celebrato Glima. Ad accomunare questi video realizzati nel corso degli ultimi anni, una poetica che vede al centro l’uomo con le sue molteplici passioni e debolezze, calato di solito in un contesto naturalistico selvaggio e ostile. A questo si aggiunge una dimensione di ricerca linguistica che incrocia i paradigmi del cinema con quelli della video art, la cura formale con la sperimentazione espressiva. Un linguaggio quello dei Masbedo che mette al centro le dinamiche d’interazione con il pubblico, che viene forzato ad avere un atteggiamento attivo, per affrancarlo dalla fruizione passiva della televisione e dei mezzi di comunicazione di massa. I video del collettivo artistico italiano cristallizzano momenti intensi dell’esistenza umana, passioni che trovano un istante di sublimazione e si muovono armonicamente a cavallo fra video art, performance, musica e installazione. Le loro opere sono inoltre sostanziate da una forte radice letteraria, che trova negli scrittori esistenzialisti, come Celine, Camus e Sartre, fonti d’ispirazione inesauribili.

L’evoluzione del linguaggio video artistico - Sabato 21 giugno si potrà invece fare un percorso attraverso le ultime 3 generazioni di video artisti, dai pionieri dei primi anni settanta, come Joan Jonas e Gary Hill ai protagonisti della cosiddetta “fase narrativa” degli anni 80’ come Isaac Julien e Douglas Gordon fino agli sperimentatori contemporanei come McCarthy e Francis Alys. Il programma mira a illustrare l’evoluzione del linguaggio video artistico, dalla fase militante, di opposizione al linguaggio televisivo, erede delle esperienze del cinema sperimentale e del cinema d’artista delle avanguardie artistiche, fino ai giorni nostri. Il video negli anni Zero, è diventato un medium utilizzato alla stregua degli altri strumenti espressivi, pittura, scultura, fotografia, che, senza soluzione di continuità viene scelto per la sua capacità di esprimere in forma processuale concetti.

Analisi di un fenomeno: Wael Shawky - Domenica 22 giugno è dedicata infine ad alcune figure centrali del panorama artistico contemporaneo. Tra queste l’artista egiziano Wael Shawky (1971), formatosi all’Accademia di Belle Arti di Alessandria, che nel corso degli anni ha sviluppato una sua peculiare poetica, che lo ha portato da protagonista in alcune delle più importanti collezioni internazionali e nelle principali manifestazioni artistiche. Il video Telematch Sadat sfruttando il format della trasmissione Giochi Senza Frontiere, affronta alcuni avvenimenti salienti della storia politica e sociale egiziana. In particolare l’attacco al presidente Sadat avvenuto nel 1981, il 6 ottobre, che viene trasfigurato attraverso il gioco degli attori e del montaggio frammentario.

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