Sapori di Toscana da leggere e da gustare. I consigli per la lettura di Sienalibri

il 02/02/2010 - Redazione

Ci sono tanti modi per conoscere un territorio. Quello forse più succulento è anche viaggiare nella sua tradizione enogastronomica, incuriosendo e solleticando i sensi. E la Toscana è rinomata nel mondo anche e soprattutto per le sue gustose specialità culinarie. Da mangiare con gli occhi è “Toscana. Percorsi inconsueti fra sapori antichi” (Maria Pacini Fazzi Editore, pp. 318, 20,00 €) di Beth Elon, una vera e propria guida alla scoperta di raffinati abbinamenti tra gusto e bellezze del territorio. Piatti locali abbinati ad altrettanti splendidi e suggestivi paesaggi creano così una rete di dieci itinerari consigliati che permettono di conoscere, con tutti i sensi, alcune delle terre di Toscana, lontano dalle rotte del turismo di massa e da quello mordi e fuggi. Da far venire l’acquolina in bocca “Dolcezze di Toscana. La tradizione dolciaria. Storia e ricette” (Edizioni Polistampa, pp. 240, 12,00 €) di Giovanni Righi Parenti. Uno dei maggiori maestri di cucina tradizionale ci porta alla riscoperta di oltre duecento dolci della tradizione toscana, da quelli più famosi (il panforte, il castagnaccio, i brigidini, i cantucci di Prato), ad altri meno noti ma non per questo meno squisiti: le donzelline, i morselletti, le copate, i cavallucci, i berlingacci, la marmellata di rose. Oltre ad essere un ricchissimo ricettario, il volume è anche un appassionante excursus nel passato, scritto con linguaggio genuino come i dolci che descrive, pieno di aneddoti e storie curiose. Tutto da gustare anche “Ricette maremmane. Vini locali doc” (Aska Edizioni, pp. 60, 5,00 €), dedicato alla tradizione enogastronomica della Maremma che, ancora oggi, ricorda quella degli etruschi. Si tratta, infatti, di una cucina povera e raffinata nello stesso tempo, composta da pochi ma significativi piatti: dalle zuppe alle saporite minestre, dagli arrosti e gli umidi di carne ai formaggi freschi e stagionati, per finire con dolci rustici e prelibati. Per chi ama, infine, le terre aretine non solo per l’arte e la cultura ecco servito “Maccheroni, tortelli e primi piatti d’Arezzo” (Editrice Zona, pp. 96, 9,90 €) di Ornella Della Seta, dedicato ai primi piatti della cucina aretina: con semplicità e maestria vengono insegnati i segreti di maccheroni, pappardelle, pici, tortelli di patate conditi con sughi sontuosi a base di carne preparati in modo semplice e genuino. Un buon modo per gustare un territorio.

Simona Trevisi

Articolo pubblicato su Toscana Tascabile di febbraio

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