La più bella biografia del Novecento di Santa Caterina da Siena rimane senza dubbio quella dello scrittore e poeta danese Giovanni Joergensen. Il libro, "Santa Caterina da Siena" (Edizioni Cantagalli), che vide la luce nella città di Siena, a duecento passi dalla casa paterna di Caterina, uscì nella lingua italiana soltanto il 29 aprile 1921. E giovedì 21 gennaio alle ore 17 questa biografia sulla Santa senese – che mantiene intatti la sua freschezza e il suo fascino – verrà presentata nella Sala capitolare del Chiostro di San Domenico a Siena. Partecipano Alessandro Berti, Console Generale di Danimarca; Padre Alfredo Scarciglia, Priore del Convento di San Domenico; Paolo Nardi, professore ordinario di Storia del Diritto Italiano Università degli Studi di Siena.
 
Il volume - «Il presente libro è nato nella città della Santa; è stato scritto a Siena, a duecento passi dalla casa paterna di Caterina, al suono delle campane del suo caro San Domenico. Alzando lo sguardo dalle righe nere sulla pagina bianca, vedevo lontano, al di là dei campi d’ulivi, Belcaro, il convento che ella fece edificare su un’altura in mezzo alle pinete, sotto la linea azzurra della Montagnola. E parecchi capitoli sono stati pensati, molte frasi formulate, camminando per le vie già percorse da Caterina, o ascoltando, come dice un giovane poeta senese, “l’acqua che scorre e parla in Fontebranda”. Sul finire del mio lavoro, il mio primo ringraziamento vada dunque a Siena stessa – Sena Vetus, Civitas Virginis. Come dice l’iscrizione sulla Porta Camollia: la città, ancor più che le sue porte, ti apre il suo cuore, cor magis tibi Sena pandit». [Giovanni Joergensen]