Ritratto inedito. Eleonora di Toledo tra le pagine di un libro, chi era la sposa di Cosimo de' Medici

Firenze il 08/05/2018 - Redazione
Un ritratto inedito della donna, che fu anche scaltra imprenditrice, politica lungimirante, donna colta ed emancipata capace di rivoluzionare il gusto all’interno della corte medicea. Giovedì 10 maggio a Firenze è in programma la presentazione del libro "Eleonora de Toledo sposa amata di Cosimo I de' Medici" scritto da Francesca Rachel Valle per Pontecorboli Editore (ore 17 - caffetteria della Fondazione Zeffirelli  in piazza San Firenze 5). A parlarne con l’autrice, nel dibattito moderato dalla giornalista Annamaria Tossani, ci saranno l’assessora al turismo del Comune di Firenze Anna Paola Concia, la presidente nazionale Confguide Paola Migliosi, il presidente della Confcommercio di Firenze Aldo Cursano e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. L’appuntamento, rivolto in esclusiva alle guide turistiche, è ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail della segreteria Confguide Firenze gtconf@confcommercio.firenze.it.

Il libro - Nata in Spagna nel 1522, Leonor Álvarez de Toledo y Osorio è fra le donne più affascinanti del Cinquecento. Sposa amata di Cosimo I de’ Medici, a cui restò unita dal 1539 fino alla morte nel 1562, la duchessa di Toscana fu il perfetto esempio muliebre di bellezza, decantata dai più illustri artisti e personaggi del suo tempo. Giorgio Vasari la descrisse come “donna nel vero, fra quante furono mai, valorosa, e per infiniti meriti, degna d’eterna lode”. Fino a qui, le notizie che tutti conoscono. Ma nel testo di Francesca Rachel Valle emerge un ritratto inedito di Eleonora, che fu anche scaltra imprenditrice, politica lungimirante, donna colta ed emancipata capace di rivoluzionare il gusto all’interno della corte medicea, dettando i nuovi canoni di eleganza a Firenze. Il suo spirito imprenditoriale accompagnò le imprese del “Duca Suo” Cosimo nella creazione del Ducato di Toscana, contribuendo alla sua gloria in completa autonomia. Fu madre premurosa e amante capricciosa, mecenate e stratega in politica, signora generosa con i suoi fiorentini fino alla fine dei suoi giorni e algida icona nell’arte di Bronzino. La sua vita avventurosa, segnata dal dolore per la prematura scomparsa di alcuni dei suoi figli, è circondata ancora oggi da misteri irrisolti legati ai suoi abiti e alla genesi della sua grande sapienza.
 
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