Riccardo Nencini a La città dei lettori nel centenario dell’omicidio Matteotti

Firenze il 07/06/2024 - Redazione
Un ricordo di Giacomo Matteotti, nella ricorrenza dei 100 anni dal delitto, per celebrarne il coraggio in un’opera che lo vede protagonista insieme alla moglie Velia Titta e ad altre celebri coppie della politica di quegli anni tormentati e cruciali: Antonio Gramsci e Giulia Schucht, Anna Kuliscioff e Filippo Turati, Benito Mussolini e Margherita Sarfatti. Sabato 8 giugno il presidente del Gabinetto Vieusseux Riccardo Nencini sarà ospite alla 4/a giornata de La città dei lettori a Villa Bardini (Costa San Giorgio 2) – il festival che catalizza a Firenze autori, editori, traduttori, divulgatori e curatori di primo piano a cura di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS, con la direzione di Gabriele Ametrano – per presentare il nuovo romanzo “Muoio per te” (Mondadori) in dialogo con il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e con la giornalista Cristina di Domenico. Appuntamento alle 17.30 sul belvedere per ripercorrere un momento centrale nella vicenda del nostro paese, ma anche per ricordare le donne che furono accanto ai protagonisti della Storia e che dalla Storia furono poi ingiustamente cancellate. Per l’incontro sarà garantito il servizio di interpretariato LIS. Giunta quest’anno alla 7/a edizione, La città dei lettori gode del patrocinio e sostegno di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze ed Estate Fiorentina, e del sostegno di Unicoop Firenze e International Motors. In caso di maltempo gli incontri all’aperto si svolgeranno al coperto, tutte le iniziative sono a ingresso gratuito (www.lacittadeilettori.it).
 
Tra le iniziative da non perdere durante la giornata alle 18.30 sul belvedere la lectio “Genere, orientamento sessuale, relazioni: stereotipi e AI” a cura dello scrittore Luca Starita, che rifletterà sul tema degli stereotipi legati all’Intelligenza Artificiale, strumento che impara dai dati forniti, assorbendo, riproducendo e amplificando le caratteristiche della società di riferimento e che si sta rapidamente infiltrando in tanti aspetti della quotidianità. Che cosa succede, quindi, quando l’AI incontra gli stereotipi radicati nel linguaggio e nei comportamenti delle persone? Che cosa succede quando i pregiudizi e le disuguaglianze nei confronti del genere, dell’orientamento sessuale e più in generale nei confronti delle relazioni, diventano schemi che vengono in questo modo automaticamente proposti? E poi, sulla terrazza alle 17.00, l’intervento di Mathieu Belezi, autore cosmopolita applaudito in Francia in dialogo col giornalista Simone Innocenti intorno al suo ipnotico e crudele racconto di guerra d’Algeria, caso letterario in patria con oltre 90.000 copie vendute, “Attaccare la terra e il sole” (Feltrinelli Gramma).
 
Grande attenzione agli autori esordienti, protagonisti di questa edizione del festival. Alle 11.00 presso il salone della Villa la scrittrice Anita Likmeta, nata a Durazzo e giunta in Italia dall’Albania dopo la guerra civile nel 1997, introdurrà in dialogo col giornalista Wlodek Goldkorn il suo primo lavoro “Le favole del comunismo” (Marsilio), racconti di asini, meli, operazioni volte a salvare una ragazza pazza con la coda di cavallo, e di fogli che una volta piantati possono far germogliare non solo agli e cipolle, ma pure case. Alle 13.00, sempre nel salone, sarà la volta di Noemi De Lisi che, insieme allo scrittore Luca Starita parlerà del suo “Vene. Il talento dei sommersi” (effequ), la storia di Nico, un ventenne schivo e taciturno che cerca una cura per la sua malattia: l’introversione. E ancora, nel salone ore 16.00 Greta Olivo presenterà il romanzo d’esordio “Spilli” (Einaudi), storia di coraggio e accettazione della malattia di Livia, costretta a un destino senza vista.
 
Da segnalare gli interventi di Marco Vichi, che alle 12.00 nel salone introdurrà al pubblico col giornalista Paolo Ciampi “Il ritorno” (Guanda), storia di una donna nata bambino che per non rinunciare alla propria identità più autentica dovrà attraversare l'inferno, quello costruito dagli uomini sulla terra, e di Maria Grazia Calandrone, poeta, scrittrice e drammaturga finalista Strega nel 2023 che alle 18.00 in terrazza parlerà del suo “Magnifico e tremendo stava l’amore” (Einaudi), opera su un fatto di cronaca nera realmente accaduto: quello di Luciana che, il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico gettando il corpo, insieme al nuovo compagno, nel fiume Tevere.
 
L’intero evento è a ingresso gratuito
Per ulteriori informazioni www.lacittadeilettori.it
 
 
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