Premio Ceppo. Dal 2 al 5 maggio gli appuntamenti con i vincitori Cărtărescu, Mari e Oglialoro

Firenze il 26/04/2024 - Redazione
La 68a edizione del Premio Letterario Internazionale Ceppo, il primo premio italiano dedicato al racconto, diretto e presieduto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, prosegue a Firenze e a Pistoia dal 2 al 5 maggio, con il patrocinio del Ministero della Cultura, il sostegno di Fondazione Caript e Fondazione Chianti Banca, grazie alla compartecipazione del Comune di Pistoia con la Biblioteca San Giorgio, del Consiglio regionale della Toscana, nell’ambito della Festa della Toscana, e della Regione Toscana.

Giovedì 2 maggio, a Firenze, nella Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux, ore 17.00, incontro con Mircea Cărtărescu e Michele Mari a partire anche dai loro rispettivi libri: Melancolia (La nave di Teseo 2022) e Locus desperatus (in uscita il 23 aprile per Einaudi). Introduce Paolo Fabrizio Iacuzzi. Intervengono i giurati Benedetta Centovalli e Fulvio Paloscia con Bruno Mazzoni, traduttore dello scrittore romeno.

Venerdì 3 maggio, a Pistoia, nell’Auditorium Tiziano Terzani della Biblioteca San Giorgio, ore 16.30, Mircea Cărtărescu e Michele Mari incontrano gli studenti delle scuole per il Premio Ceppo Giovani. I ragazzi hanno letto alcune opere degli scrittori, specie sul comune tema dell’infanzia, hanno scritto delle recensioni che saranno premiate. Intervengono Benedetta Centovalli e Giuseppe Zucco, giurati del Premio.

Sabato 4 maggio, a Pistoia, nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale, ore 17.00, presentazione del libro “Nelle sue mani. Le sette opere di Misericordia corporale per i vincitori del Premio Ceppo Racconto 2024” a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi (edito da Interno Libri, grazie al sostegno della Fondazione Caript) che raccoglie le lezioni dei sette scrittori vincitori del Premio Ceppo Racconto dedicate alle sette opere di Misericordia raffigurate nel fregio robbiano in terracotta, capolavoro della scultura rinascimentale, fra le opere più note ed emblematiche di Pistoia, che si snoda al di sopra del loggiato esterno del Museo dello Spedale del Ceppo.
A seguire, gli scrittori terranno le loro lezioni: Mircea Cărtărescu (Ceppo Internazionale Racconto – Prendersi cura dei malati), Michele Mari (Ceppo Pistoia Capitale del racconto – Dare sepoltura ai morti), Nadia Terranova (Ceppo per l’Infanzia e l’Adolescenza - Accogliere i pellegrini), Giovanna Di Marco, Alessio Mosca ed Ezio Sinigaglia (finalisti al Premio Ceppo Racconto: Dare da mangiare agli affamati, Vestire gli ignudi, Visitare i carcerati), Giulia Oglialoro (Ceppo Racconto Opera prima Under 35 - Dare da bere agli assetati).
Dalla premessa al libro: “Mani che vestono e donano, mani che accolgono e lavano, mani che soccorrono e operano, mani che visitano e confortano, mani che celebrano e seppelliscono, mani che rifocillano e ospitano, mani che porgono l’acqua e dissetano. Non delle mani metaforiche ma reali e non distaccate dalla realtà come nella digitazione sui social o protette da quell’anonima prestidigitazione che è la nostra contemporaneità globalizzata. Il titolo “Nelle sue mani” è suggerito dal poeta Rainer Maria Rilke e citato da Mircea Cărtărescu nella sua Lecture “Visitare gli infermi” e contiene in sé la compassione del fare non distaccata dalla realtà e dagli altri, proponendo un’azione che va nella direzione di un coinvolgimento diretto e non differito di noi stessi in un tempo colonizzato dai dispositivi digitali e quindi distaccato e non coinvolto nell’esperienza profonda della condivisione”.
Seguirà la cerimonia di premiazione con la Giuria Letteraria diretta da Luca Ricci, con i giurati Benedetta Centovalli, Giuseppe Zucco, Fulvio Paloscia, Matteo Moca, Ilaria Tagliaferri, Filiberto Segatto.

Domenica 5 Maggio, a Pistoia, nell’Auditorium Tiziano Terzani della Biblioteca San Giorgio, ore 10.00, presentazione del libro “Le stelle nere” di Giulia Oglialoro, Premio Ceppo Racconto Opera Prima Under 35 (edito da Industria e Letteratura, a cura di Martino Baldi, grazie al Premio Ceppo e al sostegno di Fondazione Caript) e incontro con i tre scrittori finalisti del Premio Ceppo Racconto: Giovanna Di Marco, La sperta e la babba (Caffèorchidea), Alessio Mosca, Chiromantica medica (Nottetempo), Ezio Sinigaglia, L’amore al fiume (e altri amori corti) (Wojtek). Si svolgerà il Premio Ceppo Giovani durante il quale saranno lette e premiate le migliori recensioni animate sui racconti dei tre finalisti realizzate dalla Giuria dei Giovani Lettori. A seguire la Votazione in diretta della Giuria dei Giovani Lettori Under 35 durante la quale sarà annunciato il vincitore del “Premio Ceppo Racconto” e la cerimonia di Premiazione. Coordina Paolo Fabrizio Iacuzzi con la Giuria Letteraria.

Premi Speciali Ceppo: i vincitori
Mircea Cărtărescu (Bucarest 1956) è uno scrittore, poeta, saggista, accademico e giornalista romeno. Ha insegnato Letteratura all’Università di Bucarest di cui è professore emerito. Dopo gli esordi come poeta, si è affermato come romanziere, influenzato, oltre che dalla ricca tradizione fantastico-mitologica romena, dalla cultura psichedelica. È stato un autore di spicco della cosiddetta “Blue jeans generation”, corrente sorta negli anni Ottanta all’interno del panorama letterario romeno ed è oggi riconosciuto come uno dei più importanti autori europei contemporanei. I suoi libri sono tradotti in oltre venti lingue e, acclamati dalla critica, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra le sue opere pubblicate in italiano da Voland: Il levante (2017), Travesti (2000), Nostalgia (2003-2012), Abbacinante. L’ala sinistra (2008), Perché amiamo le donne (2009), Nostalgia (2012) e Abbacinante. Il corpo (2015, vincitore del Premio von Rezzori 2016, finalista al Premio Strega Europeo 2016), Abbacinante. L'ala destra (2016). Il nuovo libro di uno dei più amati scrittori del nostro tempo, più volte candidato al Premio Nobel, è Melancolia (La nave di Teseo 2022).
Come ha scritto il giurato Giuseppe Zucco, lo scrittore ha vinto il Premio Ceppo Internazionale Racconto “per aver saputo raccontare il mondo come un luogo che non è dato una volta per tutte e le cui forme non sono mai cristallizzate. Nelle sue storie tutto è sempre travolto da una inarrestabile metamorfosi: non vi è tempo, spazio, corpo e materia che non mutino costantemente stato, arrivando a conquistare dimensioni e significati sempre nuovi, sprigionando una luce che rivela in maniera sorprendente le zone più nascoste della realtà e del cuore umano, come avviene nei suoi racconti più toccanti”.

Michele Mari (Milano 1955) ha insegnato Letteratura italiana alla Statale di Milano. La maggior parte dei suoi libri sono editi da Einaudi. Scrittore incline al pastiche narrativo, nella tradizione che va da Gadda a Landolfi, da Bufalino a Manganelli, dall'incontro fra letterarietà e immaginazione “nera” e mostruosa, sono nati i suoi primi libri, che declinano in modi fantastici il tema del doppio (Di bestia in bestia, 1989-2013, e La stiva e l'abisso, 1992-2002), passando per l’apocrifo leopardiano (Io venìa pien d'angoscia a rimirarti, 1990-2016). Al tema della memoria sono riconducibili Rondini sul filo (1999), Verderame (2007), Asterusher. Autobiografia per feticci (2015-2019) e soprattutto Leggenda privata (2017). In altri libri la scrittura autobiografica assume i modi della trattatistica letteraria (Filologia dell'anfibio, 1995-2019); altri romanzi contaminano oniricamente verità storica e invenzione fantastica (Tutto il ferro della torre Eiffel, 2022, e Rosso Floyd, 2010). Con il romanzo Roderick Duddle (2014) si è cimentato con la narrativa d'appendice. Ha scritto anche poesie (Cento poesie d'amore a Ladyhawke, 2007, e Dalla cripta, 2019) e libri di fumetti (La morte attende vittime, 2019). Di rilievo è l'attività critico-filologica e saggistica (I demoni e la pasta sfoglia, 2004-2017). Il suo nuovo romanzo è Locus desperatus (Einaudi).
Come ha scritto la giurata Benedetta Centovalli, Michele Mari ha vinto il Premio Ceppo Pistoia Capitale del Racconto per la grande capacità che hanno i suoi libri, e in particolare nelle sue raccolte di racconti (da Fantasmagonia, 2012 a Le maestose rovine di Sferopoli, 2021) di inventare mondi a sé attraverso una letteratura che coincide col fantastico. Tuttavia il “romanzo” della vita di Mari è composto da tutti i suoi libri pubblicati, varianti che raccontano, secondo diverse personificazioni, l’infanzia reificata, l’adolescenza sofferta, i due opposti patrimoni genetici dei genitori, la loro mostrificazione, il sesso mancato e quindi il sesso più vero, il doppio, la lettura e la scrittura, la misantropia e la nevrosi, il tempo sospeso, il ripiegamento e la solitudine, i demoni e i fantasmi”.

Giulia Oglialoro (Saronno, 1992) ha studiato Storia dell’arte e lavorato come ricercatrice in Italia e in Germania. Suoi contributi sono apparsi su “Lettera22”, “Poetarum Silva”, “Minima&Moralia” e altre testate. È autrice del documentario L’oceano intorno a Milano. Conversazioni con Milo De Angelis. Il racconto Stelle nere (Industria e Letteratura 2024) è il suo libro d’esordio, pubblicato grazie al Premio Internazionale Ceppo.
Oglialoro ha vinto il Premio Ceppo Racconto Under 35 Opera Prima 2024, come ha scritto Paolo Fabrizio Iacuzzi presidente del Premio, “per la potenza narrativa e immaginifica di una scrittura capace di attraversare una pagina oscura della nostra Storia nell’intreccio fra vita e morte, sogno e memoria, speranza e terrore, in una lingua meravigliosamente avvolgente, ritmica e poetica”.
 
www.premioceppo.it
 
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