L’inventore del commissario Bordelli approda all’Ippodromo Caprilli di Livorno. Mercoledì 14 luglio alle ore 18,30 (spazio Ideodrom) è in programma, infatti, un pomeriggio letterario in compagnia dello scrittore Marco Vichi. L’evento si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti della manifestazione La Caprillina. Coordina Beppe Ranucci.

Lo scrittore - Marco Vichi è uno scrittore toscano al quale la definizione di giallista sta un po’ stretta. Anche se il suo Commissario Bordelli gli è valso il Premio Scerbanenco 2009 al Courmayeur Noir Festival, che elegge il miglior romanzo poliziesco dell'anno, le sue pubblicazioni spaziano su orizzonti più ampi. Il commissario Franco Bordelli fa la sua prima apparizione nel 2002 e da qui prende il via una serie di fortunate storie gialle ambientate nella Firenze degli anni sessanta, fino all’ultimo pubblicato nel 2009 Morte a Firenze. Un personaggio caratterizzato dal fumo delle sigarette e dalla sua solitudine, il commissario non ha moglie, figli o parenti, ma solo pochi amici, come un ex prostituta che lo massaggia, un borsaiolo che lo porta a fare funghi e l’agente Piras che non sopporta le sue sigarette. Ma Marco Vichi non è solo il commissario Bordelli i titoli Perché dollari?, Il brigante, Nero di luna, Donne donne, L'inquilino, Per nessun motivo e Buio d'amore sono scritture che nulla hanno a che vedere con il genere giallo. Vichi si è confrontato anche con testi teatrali, tiene corsi di scrittura in varie città e con Leonardo Gori ha raccontato una storia di pesante sfruttamento di manodopera nei campi raccolta di pomodori della Puglia. Dal suo lavoro è nato un cofanetto (CD+Libro) dal titolo Nessuna pietà, un progetto che nasce dall’idea di utilizzare la grande arma della musica, l’emozione, per tradurre in canzoni le più grandi tragedie dell’umanità, a partire dal genocidio dei pellirossa fino al grande flagello dell’emigrazione, passando per il campi di sterminio, la bomba di Hiroshima, i gulag, i desaparecidos.