Per vie brevi. Al via la seconda edizione del Premio letterario riservati ai ragazzi dai 13 ai 20 anni

Siena il 14/11/2022 - Redazione
Al via la seconda edizione del Premio Letterario “Per vie brevi”, riservato ai ragazzi dai 13 ai 20 anni. La sezione è unica e riguarda i racconti brevi che non superino le 250 parole. I premi sono costituiti rigorosamente da libri e dalla pubblicazione dei migliori racconti online, eventualmente in e-book e in pubblicazioni cartacee. La partecipazione è gratuita e c’è tempo fino al 31 marzo 2023 per inviare le opere (farà fede la notifica della mail).

Il regolamento - Si può partecipare al concorso con una o più opere. Non ci sono limiti. I racconti devono essere firmati e provvisti di un titolo. Saper dare un titolo a un breve è importante, spesso costituisce parte integrante del fascino di una micro-narrazione. Gli elaborati inediti devono essere inviati, in formato pdf a premio@perviebrevi.it firmati, quando possibile e pertinente comprensivi della indicazione della scuola di provenienza e del docente di riferimento. Nella stessa mail, inserire una breve dichiarazione da cui risulti: – la dichiarazione che il testo è inedito e la paternità dell’opera; – l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente (GDPR. Regolamento 679-2016); – l’indicazione precisa dei propri dati (nome, cognome, indirizzo completo di C.A.P., Comune e Provincia, telefono). Una Giuria presieduta dagli organizzatori proff. Massimiliano Bellavista e Diego Palma e composta anche da personalità del mondo della cultura, insegnanti e studenti, esaminerà le opere e selezionerà quelle più meritevoli. Non ci saranno anacronistiche classifiche e quindi nessun vincitore assoluto, ma solo una selezione di autori premiati. Il contenuto delle opere è assolutamente libero, purché si tratti di un racconto breve: chiaramente la libertà dell’autore finisce dove la stessa danneggi la libertà, l’onorabilità e la reputazione altrui. Per fare buona letteratura occorre costruire e non distruggere, mirare al bello e non alla bassezza. Le parole usate devono ispirare altri giovani, suscitare emozioni, includere e non escludere.
 
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