Un viaggio tra i modelli della cupola di Santa Maria del Fiore per scoprire il genio fiorentino di Filippo Brunelleschi: è l’iniziativa che si terrà da venerdì 24 febbraio a Palazzo Coppini, residenza rinascimentale nella centralissima via del Giglio 10, tra gli edifici storici fiorentini di particolare interesse, situato tra la Basilica di San Lorenzo e il convento domenicano di Santa Maria Novella.
Frutto di una ricerca trentennale del professore
Roberto Corazzi, architetto ed ex docente presso la facoltà di Architettura di Firenze, la mostra espone - attraverso modelli in scala di sezioni della cupola che riproducono il lavoro del Brunelleschi e disegni originali di Corazzi - le meraviglie architettoniche della cupola. Gli elaborati raccontano da vicino l’avanzamento dei lavori, seguendo minuziosamente i sedici anni della sua costruzione, dal 1420 al 1436. Vi confluiscono alta ingegneria, architettura, matematica, studio dei materiali; una delle caratteristiche più avanguardistiche è - ad esempio - che la cupola venne costruita senza ponteggi verticali, utilizzando una tecnica innovativa definita a spina di pesce. Questa ed altre curiosità saranno al centro dell’incontro pubblico che si svolgerà venerdì 24 febbraio alle 16.30 a Palazzo Coppini alla presenza del curatore Corazzi.
Per l’occasione, Palazzo Coppini, sede della Fondazione Romualdo Del Bianco, che opera nello sviluppo del dialogo interculturale, nata negli anni '90 all’indomani della caduta del Muro di Berlino dall’intuizione di
Paolo Del Bianco (nella rete internazionale della fondazione sono presenti oltre 500 istituzioni di 111 paesi) si svelerà al pubblico con due visite guidate. Sarà così possibile conoscere le collezioni di arti varie che sono qui in mostra permanente, con oggetti donati provenienti da 83 paesi nel mondo, che spaziano dai costumi tipici di vari paesi alle maschere tradizionali giapponesi del teatro Noh, in legno, dalle sculture e dagli oggetti d’arte a pezzi di alto artigianato e di uso quotidiano. I libri formano una biblioteca rara: oltre 8000 volumi scritti in 10 alfabeti. Fra le curiosità, una Divina Commedia in cinese. La collezione di valore emotivo inestimabile è una testimonianza di come la Fondazione sia riuscita a creare un dialogo interculturale profondo e continuo tra diversi popoli nel rispetto di ogni personale espressione della cultura, dell’arte, della musica e delle proprie usanze, portando nella capitale toscana, in uno dei suoi palazzi rinascimentali, un mondo intero.
Gli itinerari si terranno alle ore 10.30 e la seconda alle 15, a ingresso libero su prenotazione obbligatoria al numero 055 2382762 oppure scrivendo a
info@palazzocoppini.org, e si ripeteranno ogni ultimo venerdì del mese.
“La mostra sulla Cupola del Brunelleschi è frutto della mia lunga ricerca, sviluppata con passione parallelamente alla mia attività di docente, che mi ha portato a celebrare il genio di Brunelleschi non solo in giro per l’Italia ma anche all’estero, dalla Spagna al Canada fino in America Latina. - racconta il professore
Roberto Corazzi, curatore della mostra - Ho avuto l’opportunità di studiarla attraverso l’ausilio di tecnologie avanzate prive di modalità invasive; presenterò anche dei video, uno dei quali con una visione dettagliata degli affreschi che decorano l’interno della cupola. Racconterò ai visitatori ciò che ho scoperto entrando là dove il pubblico non può accedere. Ringrazio l’Opera del Duomo che me l’ha permesso.”
Palazzo Coppini è tra gli edifici fiorentini di particolare interesse, situato nell’antica via del Giglio; la strada seguiva un tratto del tracciato delle mura cittadine realizzato dalla Repubblica Fiorentina tra il 1173 ed il 1176. Nell’insieme dei suoi elementi strutturali e di arredo, è possibile individuare alcuni periodi fondamentali della città racchiusa dal tracciato delle mura arnolfiane. In esso, si riconoscono testimonianze dell’originario fabbricato medievale, individuabile nel troncone di una di quelle torri cittadine «scapezzate» nel 1250 per un decreto del governo del Primo Popolo, e quindi inglobate in residenze signorili, fino all'ampliamento planimetrico e strutturale risalente ad epoca cinquecentesca, con la bellissima scala elicoidale in pietra e un’elegante fontana collocata in una nicchia e sovrastata da un mascherone tipico del grottesco manierista, per terminare con i rifacimenti in stile neogotico e neorinascimentale eseguiti tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. Palazzo Coppini è anche Centro Congressi, Studi e Incontri Internazionale aperto al contemporaneo, grazie a una nuova dotazione tecnica d’avanguardia, completamente ristrutturato, dotato di sette sale per riunioni e convegni, oltre a spazi espositivi e di accoglienza.
Roberto Corazzi. Architetto e già professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, docente di Fondamenti e applicazioni della geometria descrittiva e Rilievo fotogrammetrico geometrico e digitale, è autore di numerose pubblicazioni inerenti la geometria e il recupero di manufatti architettonici rilevati con strumentazioni tecnologicamente avanzate. Fa parte degli esperti della Fondazione Romualdo Del Bianco, ha organizzato varie mostre sulla cupola del Brunelleschi in Italia e all’estero e conferenze in emittenti radiofoniche e televisive e ha partecipato a numerosi convegni in tutto il mondo e online.
PER PRENOTARE
055 2382762 oppure scrivendo a
info@palazzocoppini.org