In un mondo sempre più interconnesso, dove le distanze vengono annullate da un click e i luoghi d’incontro virtuali stanno soppiantando quelli reali, anche le mafie stanno imparando ad adattarsi: sfruttando le potenzialità della tecnologia, si addentrano nello spazio digitale come fosse un nuovo territorio di conquista. Di questo si parlerà venerdì 8 dicembre alle 18 al Teatro dei Rozzi di Siena nell’ambito della presentazione de “Il Grifone” (Mondadori), il nuovo libro del procuratore della Repubblica di Napoli
Nicola Gratteri e dello storico delle organizzazioni criminali
Antonio Nicaso: un saggio sulla nuova frontiera delle mafie, la tecnologia. Oltre ai due autori, intervengono il giornalista
Pierluigi Senatore e il coordinatore del Movimento Agende Rosse
Angelo Garavaglia. L’evento rientra nel ciclo di incontri “Pagine di legalità – Siena incontra i protagonisti della lotta alle Mafie”.
Ancora una volta, la criminalità organizzata dà prova di essere estremamente flessibile e capace di stare al passo coi tempi. Non si serve più di picciotti rozzi e sfrontati, ma di abili professionisti con competenze nel settore informatico e finanziario. Le sue armi sono oggi hardware e software sofisticatissimi, che permettono di insinuarsi negli angoli più oscuri del web, protetti non dall’antica omertà, ma dall’anonimato che lo spazio digitale consente di mantenere. La scoperta delle criptovalute, poi, ha aperto lucrose e inattese prospettive, se si pensa che nel 2022 il volume delle transazioni illecite ha raggiunto il record di 20,6 miliardi di euro.
Nicola Gratteri e
Antonio Nicaso illustrano questa metamorfosi citando cifre e documenti, a dimostrazione del fatto che la mafia, e in particolare la ‘ndrangheta, agisce ormai su scala globale, spacciando droga, riciclando denaro, compiendo truffe finanziarie e vendendo armi in ogni parte del pianeta, senza nemmeno doversi spostare da casa. In questo peculiare processo di ibridazione, la ‘ndrangheta, come il mitologico grifone, incarna al contempo valori tradizionali e nuove istanze, rendendo sempre più fluidi i confini tra legalità e illegalità. Le forze dell’ordine, di conseguenza, si trovano al cospetto di sfide inedite, che vanno affrontate con la consapevolezza che, in una dimensione transnazionale, è necessario superare le differenze politiche, culturali e giuridiche in nome di un comune obiettivo: proteggere la società e le generazioni future dalle insidie di «una mafia silente», abilissima nell’arte del mimetismo e della metamorfosi.
Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Insieme ad Antonio Nicaso ha pubblicato, da Mondadori, numerosi bestseller:
Fratelli di sangue,
La malapianta,
La giustizia è una cosa seria,
La mafia fa schifo,
Dire e non dire,
Acqua santissima,
Oro bianco,
Padrini e padroni,
Fiumi d’oro,
Storia segreta della ‘ndrangheta,
La rete degli invisibili,
Ossigeno illegale,
Complici e colpevoli,
Fuori dai confini.
Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Insegna, fra l’altro, Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University. Ha scritto oltre 30 libri, tra cui alcuni bestseller internazionali. Da
Bad Blood è stata tratta una serie televisiva di grande successo. È autore, con Maria Barillà e Vittorio Amaddeo, di
Quando la ‘ndrangheta scoprì l’America.
Ingresso libero su prenotazione. Clicca qui per prenotare
PROSSIMA PRESENTAZIONE
Nicola Gratteri e
Antonio Nicaso saranno poi a Firenze, libreria Giunti Odeon, sabato 9 dicembre alle 18.30, in dialogo con il giornalista
Simone Innocenti.