“Orestea” sul palco del Teatro della Pergola di Firenze dal 26 gennaio al 7 febbraio

il 25/01/2016 - Redazione
Al Teatro della Pergola di Firenze, da martedì 26 gennaio a domenica 7 febbraio, Luca De Fusco dirige un allestimento di grande impegno per uno dei massimi capolavori di tutti i tempi, l’Orestea di Eschilo. L’unica trilogia del teatro greco a essere sopravvissuta fino ai giorni nostri viene messa in scena integralmente con le tre tragedie Agamennone, Coefore ed Eumenidi presentate al pubblico in due spettacoli distinti: Agamennone dal 26 al 31 gennaio, Coefore ed Eumenidi dal 2 al 7 febbraio. Nel ricchissimo cast Mariano Rigillo è Agamennone, Elisabetta Pozzi interpreta Clitemnestra, Angela Pagano è la Prima Corifea, Gaia Aprea è Cassandra e Atena, Giacinto Palmarini è Oreste. Con loro in scena anche sei danzatrici della compagnia Körper. Un’opera d’arte totale, uno spettacolo di parole, musica, danza e tecnologia per tracciare il passaggio dalla società arcaica, intrisa di crudeltà e sottomessa al volere imperscrutabile delle divinità, a una società moderna dove le Eumenidi garantiscono la giustizia, esercitata dal tribunale dell’Areopago.
 
L’evento – Si tratta di uno spettacolo dal forte impatto che restituisce alla scena la grande opera del teatro greco sull’istituzione della legge contro la vendetta, della legalità contro l’arbitrio della violenza, tematiche e conflitti che attraversano anche il nostro presente. Un’opera che affonda le radici nella tradizione mitica dell’antica Grecia suddivisa in tre episodi: dall’assassinio del re Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, alla vendetta, dieci anni dopo, del loro figlio Oreste che uccide la madre e il suo amante Egisto, fino alla persecuzione del matricida da parte delle Erinni e alla sua assoluzione da parte del tribunale dell’Areopago. L’Orestea tecnologica di De Fusco parte dall’archeologia per arrivare a un tempo avveniristico, e ha la sua forza visiva nella scenografia di Maurizio Balò: una grande porta metallica che si apre e chiude sul fondo nero della reggia di Argo, che diventa anche schermo per proiezioni in diretta, con campi e controcampi, di luoghi, ingrandimenti di volti e apparizioni fantasmatiche; il palcoscenico in pendio è ricoperto di sabbia lavica che, spazzata, oltre a rivelare resti di colonne, oggetti, e una testa di cavallo per il ritorno di Agamennone, mostra al centro un lungo schermo di volta in volta tappeto, striscia di sangue, tomba. Ed è sempre da questa rena arcaica che affiorano, da dei tombini, alcuni personaggi, tra bagliori di fiamme e luci colorate. Gli attori sono vestiti da Zaira de Vincentiis con costumi tra classicità e fantascienza.
Agamennone, sovrano di Argo, alla partenza per la guerra di Troia, non aveva venti favorevoli. Così, per propiziarsi gli dei (in particolare Artemide che gli era ostile), su consiglio dell’indovino Calcante sacrifica la figlia Ifigenia, di bellezza eccezionale. I venti allora diventano propizi e la flotta può alzare le vele. Clitemnestra decide di vendicare il sacrificio della figlia, convincendo Egisto, cugino del marito e suo amante, ad aiutarla una volta che il marito faccia ritorno in patria. L’Agamennone narra proprio l’uccisione del sovrano. Le Coefore, che danno il titolo alla seconda tragedia dell’Orestea, sono le portatrici di libagioni per i morti, che si recano sulla tomba di Agamennone. Oreste, dieci anni dopo l’omicidio del padre Agamennone, torna ad Argo e, su ordine di Apollo, porta a compimento la propria vendetta, dando la morte alla madre Clitemnestra e al suo amante Egisto. Le Erinni, invece, sono le dee che impersonano la vendetta, chiamate anche Eumenidi (ossia “le benevole”) quando erano in atteggiamento positivo. In quest’ultima parte della trilogia viene narrata la persecuzione delle Erinni nei confronti di Oreste, che culmina nella celebrazione di un processo davanti al tribunale dell’Areopago. Tale giudizio, che vede le Erinni stesse come accusatrici, Apollo come difensore e Atena a presiedere la giuria, termina con l’assoluzione di Oreste, grazie al voto di Atena.
 
Info - Teatro della Pergola, via della Pergola 30, 055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com | Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30 | Online su www.teatrodellpergola.com e tramite la App del Teatro della Pergola. Circuito regionale Boxoffice.
 
 
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