Sarà disponibile a partire dal 30 ottobre "Non è il paese di Dracula
" (Bottega Errante Edizioni), il nuovo libro di
Paolo Ciampi, giornalista e scrittore fiorentino, che ci accompagna alla scoperta della Romania, una terra ricca di fascino e contraddizioni. Cos’è la Romania? Questa domanda, punto di partenza del viaggio, si trasforma in un’opportunità per scardinare luoghi comuni e scoprire un paese ricco di storia, cultura e bellezza paesaggistica. Un viaggio che dalla capitale si snoda attraverso le selve e i castelli della Transilvania, fino a raggiungere le coste più remote bagnate dal Mar Nero. Un reportage leggero ma documentato che mescola storia, incontri, gastronomia, immaginari. Non sarà dunque facile dare una risposta, in questa terra che continua a fare i conti con un’ingombrante eredità socialista e le insegne al neon della globalizzazione. La presentazione di lancio si terrà il 4 novembre a Firenze alla Libreria Libraccio alle 18.
Con la consueta sensibilità e capacità di intrecciare storie, luoghi e persone,
Ciampi affronta uno dei paesi più enigmatici dell’Europa dell’Est, immergendosi in una realtà che va ben oltre i cliché. «Ci sono viaggi che scegli con una grande motivazione e altri che nascono per caso», spiega Ciampi. «Il mio incontro con la Romania è arrivato con qualche diffidenza e con la domanda: ne varrà la pena? Ero curioso di esplorare i luoghi comuni italiani su questo paese, spesso visti in chiave negativa. La Romania è diventata uno specchio in cui riflettersi come italiani, ma ho scoperto un paese di straordinaria bellezza e, per quanto non sia possibile generalizzare, di grande gentilezza». Il viaggio di Ciampi si snoda dalla capitale Bucarest, fino alle regioni più remote del paese. «Quasi sempre la capitale non restituisce l’immagine del paese intero, e Bucarest non fa eccezione. Mi aspettavo una città poco interessante, ma è stata la prima sorpresa: vitale, ricca di storia, con una grande mescolanza di epoche e stili. Eppure, basta uscire dalla città per ritrovare un senso di lontananza che è difficile trovare altrove in Europa».
Nelle pagine di "Non è il paese di Dracula
", Ciampi cita diversi autori che lo hanno accompagnato nel viaggio: «Mi sono richiamato a grandi viaggiatori del passato come
Patrick Leigh Fermor e
William Blacker. Ho confrontato la mia Romania con la loro, cercando di coniugare la dimensione geografica con quella storica. Per me un viaggio non è mai solo uno spostamento fisico, è anche un’immersione nel tempo, e la Romania è un paese dove convivono diversi tempi». Un altro tema centrale è il rapporto tra Italia e Romania: «I rumeni vedono gli italiani meglio di quanto noi vediamo loro», afferma Ciampi. «I romeni sono la prima comunità di nuovi cittadini italiani e hanno una presenza nella nostra società e nella nostra economia che non dovrebbe essere sottovalutata. La storia ci offre molti spunti di riflessione: basti pensare a Cavour che guardava alla Romania come esempio di unità nazionale, o agli italiani che emigrarono in Romania per costruire le ferrovie della Transilvania. Anche questo sovverte alcuni luoghi comuni che abbiamo su di loro». Nel libro Ciampi dedica ampio spazio anche alla gastronomia, elemento centrale per ogni viaggiatore. «Parlo sempre di cibo, perché è una chiave essenziale per conoscere un paese. Ogni piatto racconta storie di lavoro, migrazioni e contaminazioni culturali. Ricordo con piacere la scoperta delle sarmale, degli involtini speziati avvolti in foglie di vite o verza, e una zuppa di pesce gustata nel Delta del Danubio, che mi ha regalato un senso di tregua dal mondo».
Paolo Ciampi Giornalista e scrittore fiorentino, ama intrecciare letture e cammini in città o in montagna, che ha raccontato in libri quali
La strada delle legioni, Tre uomini a piedi, Per le Foreste Sacre e
L’aria ride. Ha all’attivo una trentina di titoli per editori quali Arkadia, Mursia, Vallecchi, Giuntina, Ediciclo, Edizioni dei Cammini, Clichy, Spartaco. È stato selezionato per il Premio Strega nel 2020 con
L’ambasciatore delle foreste e nel 2022 con
Il maragià di Firenze. Recentemente ha pubblicato anche
La terapia del bar e
Anatomia del ritorno, mentre per Bottega Errante è già uscito nel 2019 con
Gli occhi di Firenze, nel 2022 con
Un popolo in cammino, nel 2023
La zingara di Montepulciano. Attivo nella promozione degli aspetti sociali della lettura, partecipa a numerose iniziative nelle scuole. Organizza piccoli festival e rassegne in bar, circoli di periferia e borghi dell’Appennino.
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