“Neofuturismo dalla Costa Azzurra alla Costa Etrusca”, personale di Daniel Schinasi a Cecina

il 09/05/2016 - Redazione
Un artista nomade, che ha fatto del movimento e del dinamismo la propria ragione di vita e l’anima del proprio lungo e fecondissimo percorso artistico. È Daniel Schinasi che, fino al 18 maggio, espone a Cecina (Sala Espositiva Comunale, Centro Formazione Arti Visive, piazza Guerrazzi), a ingresso gratuito, la sua personale dal titolo “Neofuturismo dalla Costa Azzurra alla Costa Etrusca”. La mostra, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Cecina, è curata da Francesco Bozolo.
 
L’artista - Dalla nativa città di Alessandria d’Egitto, crocevia cosmopolita dell’arte nella prima metà del Novecento, dove Schinasi ha vissuto a contatto con personaggi del calibro di Ungaretti, Marinetti, Pea e Durrel, la sua fuga per la vita lo ha portato prima a Livorno, accolto dalla forte comunità ebraica sefardita, poi in un pellegrinaggio fra l’Italia, la Svizzera e l’amata Parigi, fino a trovare un punto di equilibrio tra la sua residenza principale di Nizza e il suo ritiro nella campagna volterrana. Tutte queste stazioni di vita sono unite dalla metafora del movimento, espresso dal tema ricorrente del treno. Ne nasce, a partire da un vero e proprio manifesto culturale - scritto nel 1970 a Milano e ripubblicato nel 1987 a Parigi e l’anno successivo a Londra - un movimento letterario, che prende il nome di Neofuturismo. Del Futurismo di Marinetti raccoglie la spinta al movimento e al dinamismo, ma, mentre per il futurismo classico l’attenzione era centrata sulla macchina, Schinasi la riporta sulla persona, intesa con tutta la ricchezza della tradizione teologica e filosofica dell’Ebraismo e, mentre per i futuristi la guerra “igiene dei popoli” era diventata non solo un male necessario, ma una specie di scopo da perseguire, nella sensibilità di Schinasi è la Pace il tema di fondo e l’orizzonte di tutta la ricerca umana e l’esperienza artistica. Le grandi collaborazioni con gli artisti più significativi della sua epoca (da De Chirico a Carrà, per giungere fino ad Andrè Villers, fotografo di fiducia di Pablo Picasso) hanno arricchito l’itinerario di Schinasi, senza modificarne i personalissimi tratti artistici e umani. Pur nel suo continuo pellegrinare per l’Europa, Schinasi non perde mai il legame con il nostro territorio pisano-livornese a cui continuamente ritorna. In particolare a Cecina l’artista realizza uno dei molti pannelli murali, con cui ha costellato negli anni numerose stazioni italiane e francesi.
 
La mostra - A questo autore in movimento, che trova nella persona e nella sua ansia di pace il proprio baricentro artistico e umano, è dedicata questa mostra personale, in attesa di poter
cogliere un altro frutto della sua arte, offerto alla città. Daniel Schinasi infatti sta realizzando una scultura in ricordo del Rabbino Elio Toaff, una delle fondamentali figure dell’Ebraismo Italiano recentemente scomparso, a cui la Cecina dedicherà un’area pubblica. La mostra ha dunque lo scopo di compiere, guidati dall’arte di Schinasi, un viaggio dalla sua Costa Azzurra alla nostra Costa degli Etruschi, in un comune e corale movimento di persone che insieme camminano, cercando lungo le strade della storia le vie della pace tra i popoli e le comunità. Con la speranza che questo viaggio diventi un’altra di quelle esperienze collettive che fanno di un territorio un luogo e non semplicemente un posto.
 
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