Nei musei senesi con Sienalibri per “leggere” il passato

il 19/10/2009 - Redazione

Gioielli e monili, vasi e strumenti di uso quotidiano, per non parlare di armi, tombe e oggetti di culto. Gli etruschi hanno lasciato molte tracce della loro presenza in terra di Siena, dovuta molto probabilmente ad un clima favorevole e ad una natura ricca e rigogliosa. Tanti sono i musei in provincia di Siena che hanno dedicato a questo popolo almeno un’area espositiva. Fra essi Sienalibri consiglia, per cominciare, una visita al Santa Maria della Scala di Siena che, nei suoi sotterranei scavati nel tufo, accoglie un allestimento di reperti archeologici in grado di conservare le testimonianze di mille anni di storia. Un altro museo che vale la pena di visitare è quello Civico Archeologico di Sarteano che raccoglie i materiali provenienti dal territorio comunale sviluppando il tema delle necropoli etrusche comprese tra la fine del IX e l’inizio del I secolo a.C. Una delle scoperte più significative è la splendida Tomba della Quadriga Infernale, rinvenuta a pochi chilometri da Sarteano, nella necropoli delle Pianacce. Si tratta di un ipogeo scavato nel travertino risalente al 330-320 a.C. la cui eccezionalità è costituita dall’originalità dei temi iconografici e dalla presenza di Caronte che compie il suo viaggio ultraterreno alla guida di un carro trainato da due leoni e due grifoni. Si segnala poi anche il Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra Palazzo Corboli di Asciano, la cui sezione archeologica offre reperti che documentano il popolamento etrusco dell’alta valle dell’Ombrone. Sono qui esposti i ritrovamenti degli scavi della necropoli del Poggione, i corredi funebri del tumulo del Molinello e quelli provenienti da cinque tombe della necropoli di Poggio Pinci. Non può poi mancare una visita al Museo Archeologico Antiquarium di Poggio Civitate a Murloche espone numerosi reperti, tra cui spiccano i materiali rinvenuti nell’importante sito etrusco di Poggio Civitate. Gli scavi hanno infatti portato alla luce gli straordinari resti di una dimora principesca che documentano l’importanza della presenza etrusca nella Valle dell’Ombrone. Infine un altro Comune dove sono ben conservate le tracce del popolo etrusco è Chiusi. Nel suo Museo Archeologico Nazionale si ritrovano i reperti classificati in ordine cronologico: i pre-etruschi, etruschi-chiusini, greci di importazione, etrusco-latini, romani e longobardi. Si possono quindi ammirare urne cinerarie, utensili di uso comune, vasi e canopi; tutti oggetti che ci riportano ad un tempo ormai lontano eppure a noi molto vicino.

Simona Trevisi

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