“Mio nonno era comunista”, in un libro il racconto di un’educazione politica e sentimentale

il 07/11/2013 - Redazione

Il racconto di una educazione sentimentale e sociale prima ancora che politica e intellettuale. È Mio nonno era comunista (Edizioni Effigi), il nuovo libro di Monica Granchi che verrà presentato venerdì 8 novembre alle ore 17 nella sala “Caduti di Nassirya” del Senato della Repubblica in Palazzo Madama. Oltre all’autrice, saranno presenti la psicologa Maria Rita Parsi, la senatrice Anna Serafini e l’editore Mario Papalini.

La pubblicazione – Si tratta del racconto di una bambina divenuta donna tra il rigore della famiglia materna, operaia e comunista, e quello della famiglia paterna cattolica e contadina. Questo libro consegna uno spaccato degli anni ‘70 in una delle province più rosse d’Italia: Siena. In primo piano la figura del nonno intransigente ed idealista, onesto e lavoratore, un nonno con una diffidenza per il nuovo, un avversione per gli intellettuali e un vero disgusto per l’America; ma anche una passione per Totò, uno sviscerato amore per la musica imparata da autodidatta e per i versi di Dante e dell’Ariosto mandati a memoria. Sullo sfondo, una generazione povera ma in cammino per l’emancipazione. Un flusso di coscienza che rompe gli argini della narrazione in uno stile sincopato e denso di emozioni dove ricordi e valutazioni si rincorrono come in una seduta di analisi.

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