Arte e letteratura si mescolano nella mostra dedicata a un artista eclettico del territorio senese. E’ “Mino Maccari e l’illustrazione letteraria” l’esposizione allestita a Colle Val d’Elsa (Siena) visitabile fino al 25 luglio nei locali del Palazzo dei Priori e nel Museo civico e diocesano d’arte Sacra.
La mostra - L’esposizione, con cui la città di adozione dell'artista, nato a Siena e scomparso a Roma nel 1989 all'età di 91 anni, rende omaggio al suo genio creativo, è dedicata all’illustrazione letteraria, un aspetto della sua produzione artistica generalmente meno noto ma a cui Maccari si dedicò fin dalle sue prime prove pittoriche e grafiche negli anni Venti riuscendo a creare un rapporto privilegiato tra la sua arte e l’opera di alcuni dei maggiori nomi del Novecento letterario italiano, da Aldo Palazzeschi a Mario Tobino, da Ardengo Soffici a Mario Soldati, da Eugenio Montale a Giorgio Bassani, da Tommaso Landolfi ad Alberto Arbasino.Si tratta della prima mostra monografica in assoluto nella quale viene presentata un’ampia selezione di illustrazioni e bozzetti preparatori, quasi tutti inediti, ma anche fotografie e stralci di corrispondenze che documentano la straordinaria qualità del lavoro compiuto da Maccari anche in questo campo.
Il personaggio - Mino Maccari è stato uno scrittore, pittore, editore e giornalista, incisore e disegnatore satirico italiano. Più volte nella sua lunga carriera si è dedicato all’illustrazione dei libri di scrittori, poeti, saggisti, nonché uomini di teatro come Eduardo De Filippo; una dimensione artistica che gli ha permesso di approfondire i suoi rapporti con la migliore cultura italiana del Novecento e di esaltare la sua inesauribile vena inventiva, con creazioni che in alcuni casi possono essere annoverate tra i suoi lavori più riusciti. Tra le opere più importanti sono da ricordare le collaborazioni con Anna Banti per i romanzi Il bastardo e Artemisia e quella con Mario Tobino per le poesie di Asso di picche (1955), mentre al 1951 risalgono le tavole a piena pagina per Bestie del ’900 di Aldo Palazzeschi: si tratta di vignette sagaci che ricalcano in pieno lo spirito comico e inventivo dello scrittore fiorentino, del quale Maccari riesce ad esaltare l’umorismo grottesco ma anche la vena fiabesca. Nel 1962 Maccari affianca ai Sonetti del Burchiello ben quarantacinque incisioni in bianco e nero e a colori, cariche di ironia e di sottile, divertita irriverenza; allo stesso anno risale la collaborazione con Mario Soldati per l’illustrazione della raccolta di poesie Canzonette e viaggio televisivo, con una serie di disegni e acquerelli che, con stile semplice e immediato, restituiscono le vivacissime visioni di poetiche di Soldati. Riguardo a quest’opera, la mostra presenterà anche alcuni acquerelli inediti recentemente acquistati dall’amministrazione comunale. E ancora, nel 1978 Maccari illustra un volume del giornalista senese Paolo Cesarini, Italiani cacciate il tiranno, realizzando gustosissimi ritratti-caricature di Leo Longanesi, Curzio Malaparte, Ardengo Soffici, Amerigo Bartoli, tutti esposti nelle sale del Palazzo dei Priori e del Museo civico e diocesano d’arte Sacra insieme ad altri numerosi disegni e bozzetti realizzati per illustrare opere di Ardengo Soffici, Tommaso Landolfi, Ernesto Rossi, le edizioni di Enrico Vallecchi, i testi di Cesare Zavattini, Alfonso Gatto, Vitaliano Brancati, Augusto Frassineti, Giorgio Bassani, Alberto Arbasino e molti altri scrittori, poeti e romanzieri del Novecento.
Gli organizzatori – La mostra dedicata a Mino Maccari è promossa dall’Associazione “Mino Maccari” in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Colle di Val d’Elsa, la Soprintendenza per i Beni Storico Artistici, l’amministrazione provinciale di Siena, la Fondazione Musei Senesi, l’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’ del Gabinetto Vieusseux, il Centro Studi ‘A. Palazzeschi’, l’Associazione ‘Amici di Romano Bilenchi’, la Fondazione Mario Soldati, la Fondazione Mario Tobino, la Fondazione Mondadori. L’esposizione, sponsorizzata dalla Fondazione Monte dei Paschi,è affidata alla cura scientifica di Riccardo Donati che segue un team di giovani e promettenti studiose colligiane impegnate nell’organizzazione della mostra e nella realizzazione del catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale.
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