Medicina narrativa in Oncologia. Realizzate due pubblicazioni con i pazienti alle Scotte

il 24/06/2014 - Redazione

Primo progetto senese di medicina narrativa in Oncologia. La novità è stata messa a punto presso l’UOC Immunoterapia Oncologica dell’AOUS, diretta dal dottor Michele Maio, da un’idea della psicologa Sara Cantamessa, che fino al 2013 ha lavorato presso il reparto, svolgendo attività di sostegno psicologico ai pazienti oncologici. Il progetto è stato riassunto in un piccolo volume dal titolo “Storie di malattia, storie di vita”, realizzato dall'URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico, che descrive i presupposti teorici dai quali è partito e raccoglie fedelmente i contributi dei pazienti che hanno partecipato.

Il commento - “La medicina narrativa – spiega il dottor Maio – rappresenta un recente strumento cognitivo che può essere di grande supporto alla pratica clinica. Il paziente viene stimolato ad esprimersi liberamente e a raccontare al medico o allo psicologo dedicato presente in reparto, quale interlocutore disponibile all’ascolto e ad accogliere le sue emozioni, la propria malattia e i momenti di difficoltà legati allo stato di sofferenza e incertezza nel quale viene a trovarsi. Ciò permette di rafforzare il rapporto medico-paziente e ampliare la comprensione dei bisogni di quest’ultimo da parte di tutto il personale medico e sanitario”.

Cos'è la medicina narrativa - Lo studio, che proseguirà anche con il nuovo psicologo del reparto, dottor Ivan Parla, si è articolato in due fasi: nella prima sono state poste ai pazienti tre domande relative alla loro percezione della malattia, della qualità della vita e delle cure a cui si sottoponevano e sono state trascritte le risposte; nella seconda fase, sono state mostrate loro una serie di immagini con soggetti e temi diversi, tra cui sceglierne una da intitolare e commentare. Nell’ambito del progetto di medicina narrativa è stato inoltre realizzato un ricettario di cucina con circa 30 ricette suggerite dai pazienti, a disposizione di chiunque abbia voglia di sperimentare sapori nuovi e unici. L’iniziativa è nata dall’incontro spontaneo dei pazienti all’interno del reparto di Immunoterapia Oncologica. Parlare di cucina, scambiarsi opinioni e idee su primi piatti o dolci, ha consentito ai pazienti di conoscersi e legarsi tra di loro. La pubblicazione, effettuata grazie ai fondi dell’Associazione ABIT - Associazione per la Bioimmunoterapia dei Tumori, è stata curata dall’URP, con illustrazioni di Luigino Peressini.

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