Martedì 5 marzo alle ore 11, al teatro Bolognini, si terrà il secondo incontro sul tema della XV edizione dei Dialoghi di Pistoia con l’antropologa
Elisabetta Moro. L’appuntamento, dal titolo
Mangiare come Dio comanda è rivolto alle classi delle scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e della provincia, come di consueto è aperto gratuitamente anche al pubblico (prenotazione obbligatoria a
dialoghi@comune.pistoia.it)
www.dialoghidipistoia.it.
Autrice di
Mangiare come Dio comanda, saggio scritto a quattro mani con l’antropologo della contemporaneità
Marino Niola (Einaud), Elisabetta Moro, docente di Antropologia Culturale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha come oggetto principale dei suoi studi il cibo e l’alimentazione, ed è co-direttrice del Museo Virtuale della Dieta Mediterranea e del MedEatResearch (Centro di ricerche sociali sulla Dieta Mediterranea) del suo Ateneo. Nella conferenza preparatoria alla prossima edizione del festival analizza il modo in cui in Occidente, negli ultimi anni, si è diffusa una vera e propria “religione del cibo” cercando di indagarne le ragioni. Se in passato, infatti, la religione costituiva il codice di tutti i comportamenti alimentari, oggi dilaga un culto della tavola che va ben al di là della semplice nutrizione. È un fenomeno di dimensioni epocali che vede da una parte la
cibomania e dall’altra la
cibofobia.
La cibomania consiste nella sovraesposizione del piacere, della conoscenza e dell’esperienza gastronomica: gli chef sono elevati al rango di sacerdoti di una liturgia della gola sempre più suntuaria ed esclusiva; la ricerca maniacale dell’eccellenza riflette forme di narcisismo e di egolatria tipiche della società della connessione permanente; schiere di
addicted consumano compulsivamente foto, video, esperienze, guinness dei primati, fino ad arrivare a performance estreme come il
Mukbang Watching (la condivisione/spettacolarizzazione sui social dell’ingordigia iperbolica). È il trionfo del
food porn, una miscela inedita di pornografia alimentare e voyerismo. All’opposto, la cibofobia è la negazione più totale del piacere della tavola: assume le forme del salutismo estremo, della santificazione dei presunti cibi salvavita e della scomunica dei presunti cibi killer. È una tendenza che sfocia nella demonizzazione di un cibo dopo l’altro, trasformando la nutrizione in un gancio a cui appendere il fascio delle proprie insicurezze e paure, fino a perdere un rapporto equilibrato e felice con l’alimentazione e con il nostro corpo.
Il 5 marzo è anche il giorno in cui si apriranno le iscrizioni per diventare volontari della XV edizione dei Dialoghi di Pistoia. Studentesse e studenti del 4° e del 5° anno delle scuole secondarie di secondo grado e studenti universitari potranno candidarsi compilando il modulo di adesione scaricabile dal sito del festival e inviandolo entro il 20 aprile 2024 a
dialoghi@comune.pistoia.it. Nelle prime quattordici edizioni il festival ha coinvolto circa 4.700 volontari, ragazzi e ragazze che con passione ed energia hanno contribuito alla realizzazione di un progetto culturale che valorizza Pistoia e il suo territorio a livello nazionale. Per i più giovani, i
Dialoghi sono un’occasione unica di crescita, socialità e di confronto con personalità di spicco del panorama culturale contemporaneo.