La ferrovia Sant'Ellero - Saltino, oggi dismessa e smantellata, era una ferrovia a cremagliera che congiungeva la stazione di Sant'Ellero sulla linea ferroviaria Firenze-Roma facendo capolinea al Saltino, a pochi chilometri da Vallombrosa.
Nel 1881 il conte Giuseppe Telfener si propose come promotore e principale finanziatore per la realizzazione di una ferrovia che facilitasse il raggiungimento di Vallombrosa, già rinomata stazione climatica e sede di un importante Istituto Forestale. Il progetto venne presentato nel 1891 e rapidamente approvato; la costruzione della linea fu altrettanto veloce in quanto i lavori iniziarono alla fine di maggio 1892 e furono terminati a settembre; il 23 settembre si inaugurò il servizio. La linea, lunga 7,93 chilometri, era realizzata a scartamento ridotto e con un particolare sistema di cremagliera, detta Sistema Telfener, per superare un dislivello di 850 metri con una notevole pendenza (234 per mille). Il trenino percorreva l'intera linea in poco meno di un'ora; la stazione iniziale era posta di fronte alla attuale stazione di Sant'Ellero, ancor oggi visibile ed in buono stato. Le due stazioni intermedie si trovavano nell'abitato di Donnini e vicino alla villa padronale di Pitiana, edificio ancora visibile ma in completo abbandono; infine quella terminale fu costruita in località Saltino per non turbare la quiete dei villeggianti di Vallombrosa. Tutte le stazioni erano stilisticamente simili a quelle svizzere, con un ampio e caratteristico tetto a spiovente.
Nonostante il buon successo iniziale la ferrovia non ebbe vita lunga; già nel 1913 il trasferimento dell'Istituto forestale a Firenze privò la linea di parte del suo traffico passeggeri e merci. La prima guerra mondiale poi condizionò pesantemente la linea per il calo di frequentatori nel periodo bellico ed in misura ancora maggiore per la concorrenza portata dalle stazioni climatiche altoatesine, regione annessa all'Italia alla fine della guerra. L'istituzione dei primi servizi di linea su gomma e la diffusione delle prime automobili diedero il colpo finale alla ferrovia: nel 1920 il servizio fu sospeso, riprese l'anno successivo ma fu definitivamente interrotto il 18 aprile 1924. La linea era caratterizzata da una estrema semplicià e priva di infrastrutture atte a gestire un regresso; la locomotiva rimaneva sempre in coda sia durante la salita che in discesa per motivi di sicurezza; durante la salita toccava dunque al capotreno istruire il macchinista dall'ultima carrozza.
La nostra escursione prende avvio dalla stazione ferroviaria di Sant'Ellero, proprio dalla rimessa della locomotiva. Inoltrandoci in un bosco di querce potremo costeggiare il torrente Vicano con le sue limpide acque; una volta usciti dal bosco ci troveremo in un tipico paesaggio collinare toscano con file di cipressi, olivi e vigne, mentre in lontananza potremo ammirare i rilievi montuosi della Secchieta, del Pratomagno e infine il Saltino. Raggiungeremo l'abitato di Donnini dove si trovava la prima stazione e, proseguendo su di un falso piano fino alla Fattoria Grottanelli, vedremo la stazione di Filiberti. Da qui, in ripida e costante salita ci addentreremo in una continua galleria naturale costituita di alberi (con prevalenza di querce e castagni) fino ad arrivare alla Fattoria di Vignale, dove il treno veniva rifornito di acqua. In poco tempo, con un vistoso mutare della vegetazione, immersi nella foresta di abeti, arriveremo al Saltino, stazione di arrivo del trenino di Vallombrosa. Dopo una meritata sosta, faremo il ritorno sullo stesso tragitto.
Tempo di percorrenza: 6 ore circa
Dislivello in salita: 850 metri circa
Difficoltà: facile
Lunghezza percorso: 16 km. circa
Impegno: medio
Questa escursione sarà effettuata mercoledì 8 dicembre
Guida Escursionistica: Tiziano Burani
Info - 335.8356653 tiziano@ufficioguide.it
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