Un romanzo storico sulla vita del Tintoretto e della sua giovane figlia-allieva. Con “La lunga attesa dell’angelo” (Rizzoli Editore) di Melania Gaia Mazzucco prosegue la seconda parte di LunedìLibri, la rassegna di appuntamenti d’autore a ingresso libero organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Siena e dedicata ai romanzi storici. L’appuntamento è in programma alla libreria Becarelli il prossimo lunedì 3 maggio alle ore 18.

La pubblicazione - Il romanzo (che è valso alla scrittrice romana il Premio Bagutta nel 2009) è ambientato in una Venezia di fine Cinquecento, minacciata dai turchi e dalla peste, carica di suggestione e di mistero. E’ qui che nasce Jacopo Robusti, meglio noto come il Tintoretto, un uomo vissuto unicamente per l’arte. Una passione alla quale ha dedicato tutto, a partire dagli affetti più profondi. Accanto a lui una figura femminile affascinante e contraddittoria, emancipata per l’epoca e, allo stesso tempo, succube della personalità carismatica del padre: la figlia illegittima Marietta. L’io narrante è quello dello stesso artista, vecchio e delirante, che, in una sorta di dialogo con Dio, ripercorre tutta la sua vita: dalle battaglie per affermarsi al matrimonio con la giovane moglie e al rapporto problematico con i numerosi figli. Ne esce il ritratto di un uomo e di un pittore ambizioso e anticonformista, spietato con se stesso. Il cuore del racconto è il rapporto con la figlia avuta da una relazione precedente il matrimonio.

Il rapporto con la figlia - A differenza delle altre, destinate al convento, Marietta fu la prediletta, venne cresciuta al di fuori delle regole, educata alla musica e all’arte e costretta a vestirsi da ragazzo per stare in bottega per seguire le orme del padre con il nome di Tintoretta. Tra i due si stabilì un legame intenso e possessivo, ben al di là del normale rapporto genitoriale. Sarà proprio lei, deceduta prematuramente, ad attenderlo alla fine di quel viaggio che si chiama vita.