Il prossimo appuntamento di LunediLibri, iniziativa culturale ad ingresso gratuito organizzata dal Comune di Siena, è previsto per il 16 novembre (ore 18) alla Biblioteca Comunale degli Intronati e vedrà la partecipazione della scrittrice Helene Paraskeva, con due suoi lavori: Il Tragediometro e altri racconti e Nell’uovo cosmico (FaraEditore). Ad intervistarla il presidente del Centro “Gabrio Avanzati”, Francesco Andreini.

Il Tragediometro e altri racconti - Un’atmosfera carica di una vividezza unica, a volte cruda e spiazzante, quasi fastidiosa, è quella che si respira nelle otto brevi storie dell’autrice greca. Vincitrice della prima edizione del concorso “Pubblica con noi”, riesce a fondere nella sua scrittura un ritmo nervoso con uno stile diretto. L’apparente semplicità e immediatezza rivelano, invece, una consapevole abilità nel restituire immagini ricercate ed allusive. I protagonisti dei suoi racconti sono persone comuni, semplici abitanti di una Grecia ancorata alle tradizioni eppure proiettata verso un’Europa veloce e moderna, della quale vorrebbero far parte, ma da cui si sentono inevitabilmente rigettati, espulsi nel momento stesso in cui tentano di avvicinarvisi in punta di piedi. Un libro vivace ed espressivo, specchio di una società scomoda e selettiva in cui non sembra esserci spazio per chi resta indietro.

Nell’uovo cosmico - Profondamente diverso il romanzo Nell’uovo cosmico, in cui le vicende si intersecano trascinate da un ritmo incalzante, eppure percorso dalla stessa musicalità e aura mitica che fa da sfondo ai racconti de Il tragediometro. Qui la scrittrice si confronta con un genere diverso, che subito riesce a dominare e a plasmare, costruendo una storia che ricorda certe atmosfere da film americano, una sorta di noir cupo e dagli esiti imprevedibili fino all’ultima pagina, finemente intelligente, calcolato. Anche qui i personaggi sono contraddittori, mai uguali a se stessi e partecipi di dinamiche che li rendono ambigui e che certo non impariamo a conoscere fino in fondo. I dialoghi serrati, gli scontri diretti, le azioni, prima eseguite che pensate, ritrovano il loro ordine superiore, “cosmico” appunto, nello scioglimento della vicenda concreta in un alone al limite del metafisico dai rimandi mitologici.