Lucca e il collezionismo. A Palazzo Ducale si presenta il volume di Emanuele Pellegrini
Lucca il 23/11/2023 - Redazione
Ricca serie di interventi per la presentazione del volume di Emanuele Pellegrini (Scuola IMT Alti studi - Lucca), “Studi sul collezionismo a Lucca. Dall'Età moderna all'Unità”, promossa dalla Provincia di Lucca con Maria Pacini Fazzi editore e in programma per venerdì 24 novembre alle ore 17.30 nella Sala del Trono di Palazzo Ducale. Dopo i saluti del presidente Luca Menesini e l'intervento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, saranno la storica dell'arte Annamaria Giusti, e la direttrice dei Musei Nazionali lucchesi, Luisa Berretti a presentare questa raccolta di saggi che abbracciano un lungo lasso di tempo - dal Cinquecento fino all'entrata di Lucca nello Stato lorenese prima e italiano poi – guardando alle relazioni che hanno sedimentato il patrimonio artistico cittadino in collezioni, private e museali.
“E' una bellissima occasione per riprendere il racconto informato con la storia artistica della nostra città – afferma Francesca Fazzi (Pacini Fazzi editore) – un racconto alimentato da una disciplina di studi che il Prof. Pellegrini alimenta attraverso i suoi numerosi contributi scientifici e che lo vede oggi occuparsi di un periodo, di un tema e un punto di analisi poco frequentato nella storiografia artistica della nostra città. Uno studio dal quale altri ne stanno nascendo e che la nostra casa editrice si propone di far circuitare e valorizzare attraverso pubblicazioni curate e rivolte al pubblico non solo degli specialisti”.
“Un libro, come scrive lo stesso Pellegrini che è un viaggio fino al bordo estremo della storia di Lucca quale Stato autonomo, tra opere, collezioni, immagini, musei. Presenta una serie di ricerche che, partendo dal sedicesimo secolo, arrivano al momento in cui la città perse il suo status di repubblica oligarchica e, dopo la trasformazione in ducato, entrò nella Toscana lorenese per sciogliersi infine nell’Unità nazionale. Storie diverse di uomini e oggetti: da John Ruskin al russo Demidov, ai ministri della Real Casa Savoia, da Antonio Mazzarosa agli anonimi banditori d’asta del Sei e Settecento, dai fondi oro cari a Ridolfi alla grande pittura di storia di Camuccini e Landi. Da punti di vista cronologici e tematici differenti, esse offrono una nuova lettura del patrimonio culturale cittadino. Sguardi, e vite intere, sostano e passano sulle pietre di Lucca che continueranno a sollecitare ricerche, dialogo e interpretazioni per quegli studi lucchesi sempre bisognosi di costanti aggiornamenti e continue riletture”.
Emanuele Pellegrini è professore di storia dell’ arte alla Scuola IMT Alti Studi di Lucca; è responsabile del corso dottorale in Analisi e gestione del patrimonio culturale. E' stato ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Chercheur invité presso l’Insitut National d’Histoire de l’Arte (INHA) di Parigi; ha fatto parte del gruppo di ricerca Ancient itineraries, coordinato dal Getty Research Institute di Los Angeles e dal King’s College di Londra. È condirettore della rivista “Predella”.
Annamaria Giusti ha svolto 37 anni di servizio presso l'Opificio delle Pietre Dure; nella nostra città ha fatto parte del comitato scientifico della Fondazione Ragghianti, ed è dal 2019 consulente del Complesso museale della cattedrale.
Funzionario storico dell’arte del Ministero della Cultura dal dicembre 2017, Luisa Berretti è attualmente direttore dei Musei nazionali di Lucca (Museo nazionale di Villa Guinigi e Museo nazionale di Palazzo Mansi) e del Museo nazionale di arte medievale e moderna di Arezzo.
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