Librì, un modo diverso di fare i libri. Intervista a Maria Cristina Zannoner

Firenze il 31/10/2018 - di Serena Bedini
Un mondo colorato ed effervescente dove i libri sono protagonisti: questa è la sede di Librì, dal 14 settembre scorso in Piazza degli Scarlatti 2r, nel cuore di Firenze, a due passi da Ponte Santa Trinita, dall’eleganza di via Tornabuoni e dall’austera nobiltà di Palazzo Strozzi. L’Arno scorre tranquillo nel suo letto e i turisti si fanno selfie sul Lungarno Guicciardini come se fossimo in piena estate, mentre io varco la soglia dello studio di Maria Cristina Zannoner, presidente e amministratore delegato, e mi accomodo in uno spazio variopinto e divertente, cifra stilistica dell’arredamento dell’intera sede, come se il mondo spensierato dell’infanzia e dell’adolescenza avesse contagiato perfino le pareti di questo posto.
 
Ma è davvero così spensierato il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza a cui vi rivolgete, dottoressa Zannoner?
Dovrebbe esserlo o, per lo meno, vorremmo che lo fosse e anche per questo noi di Librì ci adoperiamo per spiegare i grandi temi sociali a bambini e ragazzi, perché possano arrivare a comprenderli, divenendo gradualmente più consapevoli della realtà che li circonda e arrivando a coglierne gli aspetti anche più difficili con le loro capacità, per mezzo degli strumenti adeguati che noi siamo in grado di fornire loro.
 
Muove da questa idea Librì?
Sì, Librì nasce con questo intento: fornire gli strumenti adatti per comprendere la difficile realtà che circonda i nostri ragazzi e riuscire così a imparare a muoversi in essa. In realtà Librì era nata all’interno di Giunti nel 1993, una divisione col nome di Giunti – Progetti educativi. Poi, dopo un lungo periodo di proficua collaborazione, le nostre strade si sono divise e io nel 2016 ho acquisito l’azienda e fondato Librì. Ero già Amministratore delegato di Giunti – Progetti educativi e adesso lo sono di Librì che, seppur giovanissima, ha mantenuto inalterati lo spirito e la mission con cui è nata e recentemente ha cambiato sede.
 
Sì, vedo: una nuova e coloratissima sede che si affaccia sull’Arno ed è nel cuore della città…
Esatto e questo volevo fortemente: una realtà che fosse in dialogo aperto con la città, che fosse visibile e non chiusa in un appartamento inaccessibile al pubblico. Qui, chiunque passi, ci vede, può entrare e chiedere informazioni: non sono pochi quelli che entrano e ci domandano se siamo una libreria o una casa editrice o altro. E noi siamo lieti di riceverli e far conoscere loro cosa sia Librì! Il punto è che ci lamentiamo continuamente che nel centro di Firenze aprono solo gelateria e pizzerie: ebbene Librì è la prova evidente che si può andare controcorrente, aprendo uno spazio dedicato alla cultura e all’educazione nel cuore della nostra città.
 
Entrando nel merito della vostra mission… vuole parlarmi esattamente di cosa è Librì e quali progetti sviluppa?
Librì si muove in due direzioni. Una è quella dei progetti educativi da portare nelle scuole. Dopo i tagli agli enti pubblici e la spending review, ci siamo immaginati altre vie per diffondere ed educare bambini e ragazzi ai grandi temi sociali: lavoriamo con aziende sponsor che portano avanti delle campagne educative a volte coerenti con la loro mission, come ad esempio San Pellegrino che ha sponsorizzato il nostro progetto sull’inquinamento del mare, oppure Purina finanziatrice del progetto Petcare che ha coinvolto 925mila bambini, Eni che ha realizzato con noi un post interattivo poi donato a 10mila bambini su tutte le forme di energia. In altri casi invece le aziende sviluppano un programma di sponsorship su temi sociali che sentono particolarmente cari, come nel caso di Upim che ha realizzato con noi un bellissimo progetto sulla gentilezza.
 
Quindi Librì lavora con le aziende per promuovere l’educazione ai grandi temi sociali nelle scuole…
E non solo! Anche nelle famiglie! Le spiego meglio. In effetti ogni anno proponiamo dieci diversi progetti con altrettante tematiche: ogni scuola può scegliere quale inserire nel proprio POF e ricevere così i kit gratuiti per i propri studenti. Il kit è fatto anche per entrare in dialogo con la famiglia, perché l’educazione ai grandi temi sociali non si fa solo a scuola, ma anche nelle famiglie. Se infatti il bambino non vedrà preso in considerazione anche dai propri familiari un tema educativo, difficilmente sarà in grado di comprenderlo e metterne in pratica gli insegnamenti nella vita di tutti i giorni.
 
Poco fa ha detto che Librì si muove in due direzioni. Di una, quella dei progetti educativi ci ha appena parlato, mentre l’altra qual è?
L’altra è quella legata alla narrativa perché di fatto Librì non solo crea, realizza e distribuisce progetti educativi, ma è anche una casa editrice. Ed è per questo che abbiamo dato vita alla collana Colli Lunghi e quest’anno siamo stati presenti per la prima volta al Bologna Children’s Book Fair, portando i nostri libri, adatti a un pubblico che va dai 6 ai 15 anni circa e affronta vari tipi di tematiche legate alle paure, alla difficoltà di crescere, ai rapporti con gli altri, ai fenomeni catastrofici e climatici che stanno affliggendo il nostro paese e che spesso, da piccoli, possono lasciare traumi non di poco conto. Sono libri narrati da grandi autori e illustrati da ottimi illustratori per arrivare a definire un prodotto divertente, piacevole e soprattutto realmente educativo.
 
Qualche esempio?
Uno potrebbe essere la storia delicata e divertente di Eli & Mo. Amici in rete, scritto da Roberto Luciani. In questo racconto, un elefante e una mosca si conoscono in Rete e scoprono solo successivamente quanto sia più bello vedersi di persona e non attraverso uno schermo. È una storia di amicizia che deve far riflettere sull’uso consapevole di Internet e allo tempo non far dimenticare l’importanza dei rapporti autentici da prediligere ovviamente a quelli virtuali. Un altro esempio potrebbe essere quello scritto da Paola Zannoner, Premio Strega per la narrativa per ragazzi 2018, C’è qualcuno nel buio, illustrato da Alessandro Baronciani. Lo abbiamo appena pubblicato ed è un’avventura purtroppo molto attuale: due ragazzi restano sotto le macerie di un terremoto e così, in una posizione obbligata, in attesa di essere salvati, hanno modo di parlare e conoscersi e di dimostrare la propria forza interiore. Tra l’altro in esso è presente anche un’appendice su consigli utili in caso di terremoto.
 
Un’ultima domanda: come possono fare un’azienda o un autore/illustratore a entrare in contatto con voi?
È sufficiente scriverci a info@progettiedu.it o prendere un appuntamento chiamandoci (055/9073999). Siamo sempre pronti a rispondere a tutti e a valutare tutte le collaborazioni che ci vengono sottoposte!
 
Saluto e ringrazio Maria Cristina Zannoner che mi ha concesso un po’ del suo tempo per conoscere meglio Librì. Che dire? Con Librì leggere e imparare sembra ancora più entusiasmante di sempre!
 
Librì Progetti Educativi S.r.l.
Piazza degli Scarlatti 2r - 50125 Firenze (FI)
Tel.: 055/9073999 Fax: 055/9073977
info@progettiedu.it
 
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Serena Bedini

È nata a Firenze nel 1978; si è laureata con 110/110 e lode in Filologia Moderna nel 2005 presso l’Università degli Studi di Firenze. È scrittrice, giornalista, docente. Maggiori informazioni su di lei sono reperibili su www.serenabedini.it.   Vai alla scheda autore >

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