Lezioni di Design al via, sei incontri al Murate Art District. Intervista alla curatrice Patrizia Scarzella

Firenze il 08/02/2023 - di Serena Bedini
Tornano le Lezioni di Design, programma di approfondimento giunto alla sua quindicesima edizione e ideato da Pierluigi Bemporad insieme a Vanni Pasca, già professore del Politecnico di Milano e dell’ISIA Firenze. Nel 2023 la rassegna di incontri sarà curata dalla giornalista e architetto Patrizia Scarzella e si articolerà in sei incontri, che si terranno al MAD (Murate Art District), e in due serate speciali. Le Lezioni di Design sono organizzate dall’associazione Selfhabitat Cultura e ISIA Firenze in collaborazione con Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Firenze.
 
Patrizia, qual è il tema e la struttura dell’edizione di quest’anno delle Lezioni di Design?
Non si tratta di un vero e proprio nuovo format rispetto a quanto è stato fatto negli anni precedenti, ma l’idea è quella di inserire una serie di tasselli all’interno di questo vastissimo mondo in cui oggi si declina il design. Pertanto sia passato sia contemporaneità costituiranno i punti di riferimento per affrontare alcuni temi fondamentali, non soltanto attraverso le conferenze, ma anche tramite modalità diverse rispetto alle edizioni precedenti per parlare di design.
 
Su cosa verterà il primo appuntamento?
Il primo appuntamento sarà un evento: l'installazione itinerante dedicata a Jean Prouvé organizzata da Vitra e parallelamente, prima dell’inaugurazione, un’intervista a due voci su questo personaggio straordinario della storia del design che ha ancora un grande appeal nella nostra contemporaneità. Le personalità che intervisterò sono David Palterer, architetto fiorentino, da sempre collaboratore delle Lezioni di design, e lo storico Enrico Morteo.
 
A chi si rivolgono le Lezioni di Design?
Le Lezioni di design si rivolgono a un pubblico piuttosto vasto: architetti, studenti, appassionati del design, tutto il mondo del design fiorentino e toscano che conosce questa disciplina o vuole approfondirne alcune tematiche. L’idea è quella di toccare via via tutte le varie sfaccettature del design per essere d’interesse in modo particolare per i giovani.
 
Com’è nata la sua collaborazione con Selfhabitat cultura?
La mia collaborazione con Selfhabitat cultura nasce molti anni fa: sono entrata a far parte del mondo del design alcuni decenni fa, nel 1979, quando andai a lavorare alla redazione della Rivista Domus con Alessandro Mendini e quindi Selfhabitat è per me una realtà fiorentina di riferimento, grazie alla sua azione promotrice del design di livello più alto, sia come prodotti sia come aziende. Conosco il Presidente di Selfhabitat Cultura, Pierluigi Bemporad, da molto tempo e quindi sono stata molto felice quando mi ha proposto di collaborare alle Lezioni di design. Non mi definirei una curatrice, almeno non nel senso in cui lo è stato Vanni Pasca che ha anche assunto il ruolo di direttore scientifico di questa rassegna: credo che la sua figura non possa essere sostituita da nessuno, era un personaggio speciale. Non a caso, in questo format, oltre a me, ci sono altri curatori che si prenderanno carico di alcuni degli eventi che sono previsti. Si tratta quindi più di un comitato allargato che cura la quindicesima edizione delle Lezioni che non di un’unica persona, e dunque è doveroso citare, oltre a Pierluigi Bemporad, anche l’architetto Claudio Lopez, Silvia Fabbroni, interior designer, il contributo di ISIA Firenze, in particolare del direttore Francesco Fumelli e del professore Biagio Cisotti, dello storico Enrico Morteo e della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Firenze.

Quali sono i temi principali e i libri che consiglierebbe per approfondire i temi delle Lezioni di Design 2023?
Su Jean Prouvé esistono moltissimi volumi monografici e il catalogo di una mostra organizzata precedentemente da Vitra. Il secondo incontro “Emigrati e Immigrati del design” con Beatrice Santiccioli e Kaori Shiina affronterà le storie in parallelo di queste due designer italiane: Santiccioli, emigrata da Firenze negli Stati Uniti dove ha trovato il successo, Shiina che dal Giappone è arrivata in Italia più di trent’anni fa e qui si è profondamente radicata. Tra l’altro questa lezione cade l’8 di marzo ed è bello raccontare la storia di due donne designer di successo. Su di loro c’è molto in Internet, non ci sono delle pubblicazioni specifiche, mentre per Ettore Sottsass e Alessandro Mendini per la terza lezione, del 26 aprile, che sarà introdotta dall’architetto Franco Raggi, faremo una selezione dei loro testi che verranno letti da due attori. Su questi maestri del design c’è molta letteratura, in particolare gli scritti di entrambi danno una visione globale della loro importante attività teorica, non soltanto progettuale. In ottobre, ci sarà poi l’evento Pinetum, una partnership con l’architetto Bruno Boretti e Silvia Fabbroni che insieme a Guido Pellegrini hanno ideato questo format, secondo cui ogni anno a Villa Gaeta ci si concentra alternativamente sull’arte o sul design attraverso tre mentori conosciuti in ciascun ambito di riferimento. I tre personaggi scelgono un giovane di talento che progetta un’opera on site per il parco del Pinetum che viene realizzata da aziende toscane. L’evento del Pinetum si svolgerà a fine settembre e il 4 ottobre, i protagonisti di quest’anno racconteranno la loro esperienza durante la nostra Lezione. Del Pinetum esistono i cataloghi delle precedenti edizioni. In tardo autunno, il 15 novembre, la lezione degli storici Dora Liscia e Claudio Paolini verterà sul design inconsapevole, cioè quando il progetto degli oggetti d’uso si perfeziona nel tempo, dando origine a oggetti estremamente funzionali e belli, che non hanno un autore, ma che nel tempo si sono evoluti diventando indispensabili ed esteticamente interessanti. Un esempio che di solito faceva al riguardo Achille Castiglioni è rappresentato dalle forbici: chi le ha inventate? Chi le ha perfezionate? Non si sa, sono un oggetto che si è davvero evoluto nel tempo fino a raggiungere molteplici forme perfette per la loro funzione.
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Serena Bedini

È nata a Firenze nel 1978; si è laureata con 110/110 e lode in Filologia Moderna nel 2005 presso l’Università degli Studi di Firenze. È scrittrice, giornalista, docente. Maggiori informazioni su di lei sono reperibili su www.serenabedini.it.   Vai alla scheda autore >

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