Leggere per viaggiare, due novità consigliate da Toscanalibri per allietare il rientro dalla vacanze

il 06/09/2011 - Redazione

Le vacanze per qualcuno sono ormai un lontano ricordo ma niente di meglio di un libro per distogliere la mente da questo pensiero e, parafrando Salgari, “viaggiare senza la seccatura dei bagagli”. Due le novità del mese segnalate da Toscanalibri. Per gli appassionati di viaggi, appunto, è ideale I due viaggiatori. Alla scoperta del mondo con Odoardo Beccari ed Emilio Salgari (Mauro Pagliai) di Paolo Ciampi. Nel volume si parla di Odoardo, l’uomo che abbraccia il mondo con la sua voglia di conoscere popoli e continenti. E poi si parla anche di Emilio, l’uomo che se ne rimane a casa, però è attratto da tutto quanto è remoto e sconosciuto. Odoardo Beccari ed Emilio Salgari. L’esploratore e lo scrittore. Così diversi, ma anche così simili. Il viaggiatore in carne e ossa, che calpesta il mondo con i suoi piedi. Il viaggiatore della fantasia, per cui l’avventura non presuppone uno spazio fisico, ma solo gli orizzonti che la mente può scorgere.
Per gli amanti della storia invece è consigliato Le beatelle della mala stantia (Betti Editrice – primamedia editore) di Gianguido Piazza e Zelia Grosselli. “Il 3 luglio del 1576 arriva a Campiglia d'Orcia un visitatore d'eccezione: si tratta di Francesco Bossi, vescovo di Perugia, inviato dal Papa per ispezionare la conformità delle diverse comunità cristiane ai decreti del Concilio di Trento”. La presenza dell’alto prelato sconvolgerà la tranquilla vita del piccolo paese toscano. Dieci suore vengono costrette a scegliere tra la clausura, sotto la sorveglianza del locale parroco, e l’abbandono dei voti con il ritorno in famiglia, sottoposte all’autorità paterna. Ma le Beatelle provano a resistere e diventano loro malgrado protagoniste di uno dei primi esempi di ribellione all’autorità maschile. Finiranno poi per chinarsi alle volontà della Controriforma e cadere nell’oblio della Storia. Gli autori, partendo dal verbale di viaggio del Bossi, raccontano la resistenza delle donne campigliesi, riportando alla luce fatti, persone e luoghi dimenticati dal tempo. Come la chiesa e il convento di Santa Maria, la cui scomparsa rappresenta un autentico mistero.

Simona Trevisi 

Articolo pubblicato sul numero di settembre di Toscana Tascabile

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