Leggere è…Le affascinanti definizioni della lettura raccolte in un anno di interviste

il 21/12/2009 - Redazione

Dare un significato o un valore univoco alla lettura è quanto mai difficile anche se per certi versi affascinante. Il motivo è semplice ma non banale: ognuno di noi prova sensazioni ed emozioni di fronte ad un libro che difficilmente soni spiegabili con le parole. C’è chi legge per piacere e chi per passatempo, c’è chi legge per distrarsi e chi per capire, c’è chi legge per passione e chi per conoscere. Noi di Sienalibri abbiamo provato nel tempo a chiedere cosa significa la lettura a chi, per diversi motivi e con diversi approcci, al mondo della lettura è vicino. Qui di seguito riportiamo alcuni esempi.

Leggere è…
Fare i conti con se stessi (Oliviero Beha); Sperimentare per crescere (Luca Molinario); Unirsi con la cultura dell’umanità, collegarsi con qualcuno in grado di aiutarci a comprendere la nostra vita (Marcello Flores D’Arcais); Ritengo che coloro che amano leggere, ricevono tanto. Per me è il gusto della lentezza, di capire, di analizzare, di studiare le cose e farle mie (Idrio Bui); Allargare a dismisura il proprio mondo (Maria Pace Ottieri); Oltrepassare la morte dell’ignoranza perché è leggere le cose segrete e rivelate in cui si nasconde l’Amore (Massimo Lippi); E’ avere la possibilità di vedere con altri occhi la realtà. Nel libro si cerca sempre lo sguardo dell’altro, la lettura è un atto solitario, ma questa apparente solitudine è colmata dal confronto con l’altro (Roberto Nencini); Vivere una seconda vita che si compenetra con quella reale, lasciandosi trasportare da suggestioni (Luca Zingaretti); Come scrivere. E’ un momento di riflessione su sé stessi (Emilio Ravel); Una porta verso l’ignoto (Domizio Baldini); Ascoltare, in questo tempo la più rara delle virtù (Walter Veltroni); Elaborare, anche nell’accezione che questa parola ha nella psicoanalisi (Romano Luperini); Un nutrimento indispensabile per andare avanti nella ricerca di senso (Silvia Tozzi); Lavare via dall'anima la polvere della vita di ogni giorno (Luigi Sebastiani); Esercitare la fantasia e la capacità di immedesimarsi in altre persone (Andrea De Carlo); Il modo migliore con cui mi tengo compagnia (Erri De Luca); Esaudire i sogni di chi, scrivendo, racchiude i desideri nelle parole (Babbo Natale).

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