Le atmosfere degli anni ’30 e ’40 rivivono a Prato il 10 ottobre con “Gran Caffè concerto Italia”

il 08/10/2015 - Redazione

“Venite tutti al Gran Caffè/ il posto più bello che c’è/ lasciate andare la fatica/venite a godere la vita”. Con questo invito cantato da un coretto di tre camerieri sulle note del valzer della famosa operetta “Al Cavallino Bianco”, si apre Gran Caffè Concerto Italia, il nuovo spettacolo che il GAD Città di Pistoia presenta sabato 10 ottobre alle ore 21 al Teatro Politeama Pratese, con la regia di Franco Checchi. L’incasso della serata, curata da Associazione Pratolirica e Amici della musica, sarà interamente devoluto al Teatro Politeama Pratese. Uno spettacolo in due tempi in cui si alternano canzoni e prosa, che ricrea le magiche atmosfere da Cafè Chantant degli anni Trenta e Quaranta.

Lo spettacolo - Siamo nel ventennio fascista e sono dunque banditi i nomi stranieri come cafè Chantant. Con soddisfazione dei nazionalisti ecco arrivare a Prato il Gran Caffè Concerto Italia. Nei locali di questo tipo, assai in voga all’epoca, si esibivano cantanti e attori, talvolta di alto livello, che per sfuggire alla censura, nascondevano dietro parole e frasi allusive la loro critica al regime, talvolta anche feroce. Il pubblico capiva e, ridendo, apprezzava. Con questo lavoro il GAD riprende una formula che negli anni più recenti si è rivelata vincente per la compagnia: l’abbinamento di musica dal vivo e parola recitata. E anche questa volta, per farlo, si avvale dell’arrangiamento e direzione musicale della bravissima cantante Daniela Dolce e del maestro Daniele Biagini, che accompagna dal vivo al pianoforte canzoni e cori. Franco Checchi ha ideato questo spettacolo con canzoni imparate da ragazzo nella sua famiglia canterina, dove ogni azione della giornata era accompagnata da motivetti d’epoca e brani di operette. “Parlami d’amore Mariù” o “Mille lire al mese” erano la colonna sonora della barba o del bagno, mentre “Ma l’amore no” o “Bombolo” accompagnavano la preparazione del pranzo o il bucato della mamma. Per i testi, invece, Checchi ha fatto ricorso ad un autore del Novecento a lui particolarmente caro: Achille Campanile, sempre modernissimo e attuale. Il ritmo è scoppiettante, quasi fulmineo, il lampo di una battuta induce al sorriso, ma non si fa in tempo a soffermarvisi perché subito ne arriva un’altra. E poi si canta e si balla e tutto diventa un gustosissimo circo che ha il sapore d’altri tempi, ma è al contempo estremamente attuale. Calzanti le scene di Fabio Gonfiantini e i costumi di Gioia Ciardi.

Info
- Prezzi biglietti: Posto unico € 15,00 *Ridotto (over 65 anni) € 12,00 | Orari della biglietteria: dal martedì al sabato: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 | 30 minuti prima dell’orario d’inizio degli spettacoli | chiuso il lunedì. Per informazioni: Tel. 0574/603758 teatro@politeamapratese.com | www.politeamapratese.com

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