“La storia? E’ molto più appassionante di come la si impara a scuola”. Parola di Andrea Frediani

il 20/09/2011 - Redazione

Il romanzo storico da qualche tempo conosce un periodo di grande prolificità. Uno degli esponenti più importanti di questo genere in Italia è sicuramente Andrea Frediani e sarebbe un errore credere che si tratti di fenomeno locale dal momento che i suoi libri sono stati pubblicati anche in Spagna, Grecia, Brasile. L’ultimo riconoscimento è proprio di qualche mese fa: “Dictator. Il trionfo di Cesare” (Newton & Compton) è stato il terzo romanzo più votato al premio Bancarella 2011.

Frediani, il premio Bancarella secondo lei ha portato ad un importante riconoscimento del romanzo storico?
“Ben quattro libri su sei tra quelli finalisti trattavano di storia, dalla più antica alla più recente. E’ il segno che, finalmente, i lettori e gli operatori del settore si stanno accorgendo che la materia è molto più appassionante di quella insegnata a scuola, dove si parla solo di date e dati. La storia, al contrario, è fatta di personaggi, di passioni e di ambizioni, tutti elementi che costituiscono un efficace oggetto di narrazione. Quindi oggi i romanzi storici sono soprattutto e semplicemente “romanzi”, ambientati però in un’epoca diversa dalla nostra”.
I suoi libri sono stati tradotti in cinque Paesi: è indice di interesse mai scemato per la storia di Roma e del suo impero?
“In realtà noi italiani siamo stati gli ultimi a scoprire che l’impero romano offre enormi spunti di interesse. In altri paesi c’è una lunga tradizione di letteratura storica al riguardo e i nostri eroi di un tempo sono stati trattati prima da altri che da noi. D’altronde, l’impero romano è stato il più longevo delle storia se consideriamo monarchia, repubblica, impero e impero bizantino”.
Quanto è difficile lavorare sulla scrittura con un personaggio come Cesare? 
“E’ di una difficoltà inaudita, per tre motivi: Ne hanno scritto in passato fior di scrittori e confrontarsi con loro è sempre una sfida. Su di lui sembrava essere stato detto e scritto tutto, pertanto era complicato trovare nuovi spunti narrativi; ma il suo rapporto con Labieno è senza dubbio un elemento inedito. Cesare era un genio, ed è sempre difficile descrivere un genio. Nell’arco della trilogia, il mio Cesare offre una parabola del suo personaggio: all’inizio è un uomo in grado di fare dieci cose contemporaneamente, capace di pianificare gli eventi di lì a un decennio; alla fine, nonostante il suo trionfo, appare come un despota in declino, ossessionato dalle sue paure”.
Il romanzo storico avrà vita eterna o prima o poi sarà superato da altri generi letterari?
“Il mio timore è che la sovrabbondanza di romanzi storici, molti dei quali non particolarmente avvincenti e interessanti, spesso solo cronachistici e descrittivi, porti infine a un eccesso di offerta rispetto alla domanda, il che indurrebbe gli editori a non pubblicarne più. Ma non penso che un genere letterario possa superarne un altro. Può andare più “di moda” per un periodo, ma ciò che è piaciuto torna sempre in auge, prima o poi.”
Sente il desiderio di confrontarsi con altro genere narrativo?
“Oh sì, altroché! Prima o poi accadrà. Intanto il prossimo, pur essendo un romanzo storico, avrà un altro registro. Ma non posso svelarvi di più”
Si può definire uno scrittore di successo? Ovvero, riesce a vivere con la scrittura?
“Considerando che il prezzo di copertina di un libro va diviso in cinque (editore, distributore, libraio stampatore e autore) e che l‘autore, non avendo investito nell’operazione che il proprio intelletto, si becca la percentuale minore, con i numeri che si fanno in Italia è molto difficile. Io ci riesco da poco tempo, ma diciamo che un successo editoriale può mettere uno scrittore, soprattutto se storico come il sottoscritto, nella condizione di procurarsi varie forme di consulenza nel campo dell’editoria. Quindi non è solo il libro a produrre reddito, ma anche ciò che gli ruota intorno”.

Valerio Cattano

Torna Indietro

NEWS

Libri

x

Continuando la navigazione o chiudendo questa finestra, accetti l'utilizzo dei cookies.

Questo sito o gli strumenti terzi qui utilizzati utilizzano cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetto Cookie Policy
X
x