La scultura effimera e fragile di Karin Hochstatter si svela a Siena il 30 settembre

il 29/09/2014 - Redazione

Le sue opere durano anche un solo giorno, concepite come un evento temporaneo che non si ripete mai nello stesso modo. L'artista visiva Karin Hochstatter, tedesca di Colonia, sarà ospite del Siena Art Institute per una conversazione sull'arte dell'effimero e del casuale nell'ambito della rassegna st(ART)ers, assaggi d'arte, martedì 30 settembre. L'incontro, a ingresso libero, si tiene in lingua inglese (ore 18 - via Tommaso Pendola 37, Siena).

Improvvisazioni scultoree - Nelle sue opere Hochstatter utilizza sculture, disegni, video, fotocomposizioni e installazioni. La sua scultura è un evento temporaneo nello spazio che non può essere ripetuto esattamente nello stesso modo. I suoi lavori, simili a schizzi, oscillano tra forme che emergono e si dissolvono, ordine e caos, tra intenzione riconosciuta e apparente causalità. Evocano “lo sguardo instabile” e uno stato di fragilità. Sono improvvisazione scultoree di uno stato di fragile equilibrio, esposte a continui cambiamenti.

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