“Io ho questa mia amica carissima, vecchia e tutta sbertucciata. Lei insieme ad un pezzettino di carta stanno sempre nella mia tasca perché ci può essere qualsiasi momento, anche quello più impensabile, che mi dà spunto per scrivere”. La sua amica è una vecchia matita. La tiene fedelmente con sé ancor più di quelle forbici per tagliare i grappoli d’uva. Strumenti, la forbice e la matita, del suo lavoro e della sua passione. L’agricoltura e la poesia, entrambe in tasca, entrambe in mano e nella mente. S’intrecciano nella vita di ogni giorno sotto il segno delle emozioni proprio come i versi che scrive. Lui è Giuseppe Semboloni, proprietario di un’azienda agricola nelle campagne senesi che, senza averle mai pubblicate, non ancora perlomeno, scrive poesie e le raccoglie in due cataloghi personalissimi conservati nel fondo di chissà quale cassetto. Proprio come si fa con qualche cosa di prezioso, di personale, di intimo e quasi segreto. Un po’ timidamente, con la dovuta cautela come quando si accarezza delle emozioni, mi ha svelato come nascono le sue poesie e come i colori e i profumi della campagna lo guidino in quella che, lui stesso ci tiene a precisare, “è solo una passione”. Anche se questa passione si traduce in “un piccolo scritto basato sulla fantasia della mente - mi confida - che si mescola ai sentimenti dell’animo perché mi sto rendendo conto che la vita è questo”.
Cosa lega il tuo mestiere alla tua passione?
“Io sono affascinato dalla natura, mi fermo, guardo e la mia mente ronza come non mai e tutto questo mi porta all’esigenza di tradurre queste mie emozioni in un pezzo di carta. Per il lavoro che faccio ho la fortuna di essere circondato da tutta questa meraviglia che si chiama appunto natura”.
Cosa provi quando le tue sensazioni prendono vita nelle parole?
“Quando sento il desiderio di fermare un pensiero mi estraneo da quello che mi circonda, dal mondo e dalla vita di ogni giorno. Siamo soli io, il foglio bianco e la mia amica matita. Siamo tre soggetti ed ognuno fa la sua parte. Il pensiero comanda la mano e l’animo tira fuori le parole. In quel momento abbandono la quotidianità, provo piacere fino alla gioia indicibile quando il pensiero è scritto. Sia questo dedicato alla luna, ad una foglia, alla famiglia, ad un ricordo, ad una querce o a un filare di cipressi”.
Come è nata e come si è evoluta questa passione per la poesia?
“Credo di averla sempre avuta, fin da bambino. Il mio rapporto con la scrittura però non è mai stato sempre idilliaco. Ho passato un momento della mia vita in cui non scrivevo perché, mosso forse anche dalla paura del giudizio altrui, ritenevo quasi di non esserne all’altezza. Poi, quasi per caso, ad una mostra a Certaldo, ho conosciuto una persona che mi ha spinto a tradurre tutte le mie emozioni in poesia. Questa persona è la poetessa Mara Faggioli di Scandicci a cui oggi devo molto. Le altre due figure fondamentali che mi hanno spinto a coltivare nella giusta maniera questa passione sono mia moglie e mia sorella”.
Quali sono stati invece i tuoi poeti di riferimento?
“Sono due. Il primo è Giacomo Leopardi e l’altro è Giosuè Carducci”.
E’ più difficile fare l’agricoltore o il poeta?
“Sono due cose difficili ma messe insieme aiutano. Quando sono a potare la vigna con le forbici in mano per me diventa poesia il linguaggio muto che si instaura tra me e la pianta. Io devo dialogare con quella vite e lei in silenzio mi risponde, sempre. Il solo pensarci, anche quello mi provoca emozione”.
Ecco spiegati gli strumenti della sua mano, le forbici e la matita. Da tenere sempre in tasca per coltivare…la vite e la poesia.
Cristian Lamorte
MIA CARA POESIA
Ti scrivo perché ho voglia di parlarti
Lo sai di te mi fido ciecamente
Tu prendi i sentimenti del mio cuore
Per me sei la maestra della mente
Tu mi accompagni nelle notti bianche
Nei bei tramonti e con il chiar di luna,
nelle ore liete, o quando stanche
sperando nel futuro e la fortuna
grazie per questa forza che mi dai
tu guidi la mia mano sopra al foglio,
scrivo per te ricordi e fantasia,
tienimi vicino a te questo voglio!
Ti amo dolce cara poesia
In occasione della mostra “Hokusai” allestita nelle sale di Palazzo Blu dal 24 ottobre 2024 fino al 23 febbraio 2025, Fondazione Palazzo Blu propone un interessante programma...
Pisa il 25/11/2024 - Redazione
Nuovo appuntamento con la rubrica di Toscanalibri "Perchè leggere i classici": un ciclo di interviste a docenti universitari, dottori di ricerca, filosofi, scrittori...
Siena il 25/11/2024 - di Duccio Rossi
Entra nel vivo “Giorni di Storia”, il festival di incontri, spettacoli, talk in programma a Sesto Fiorentino e Calenzano. Martedì 26 novembre, alla Biblioteca Ragionieri...
Sesto Fiorentino il 25/11/2024 - Redazione
Sta per concludersi a Lucca l’XI edizione delle Conversazioni in San Francesco, ideate e organizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La rassegna, intitolata quest’anno...
Lucca il 25/11/2024 - Redazione
Sabato 23 novembre alle 17, al Teatro Costantini di Radicofani (SI) torna La Posta Letteraria OFF, la rassegna invernale del festival internazionale del libro della Val d’Orcia...
Radicofani il 22/11/2024 - Redazione
“Alfabeto al Femminile”, scritto da Valentina Cappelletti e Cristina Pelissero, un viaggio poetico e intenso attraverso storie vere che raccontano la forza, le lotte e le...
Campi Bisenzio il 22/11/2024 - Redazione
Sabato 23 novembre, nell’ambito del Festival Musei del Sorriso, promosso dal Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, di cui la Villa Museo Giacomo Puccini di Torre...
Torre Del Lago il 22/11/2024 - Redazione
Un'opera che esplora il legame tra ambiente e sostenibilità in un contesto così significativo come Pisa, sede del primo orto botanico d'Europa e della prima facoltà...
Pisa il 22/11/2024 - Redazione