I luoghi toscani percorsi da strade antiche come la romana Aurelia e la medievale via Francigena sono al centro dell’ultimo volume di Ruggero Larco, “Aurelia e Francigena in Toscana fra storia e alimentazione” (Astarte), in cui la descrizione della geo­morfologia dei territori è funziona­le alla comprensione della loro storia e dei principali eventi, delle diverse società attraverso i secoli fino ai nostri giorni. Il sottotitolo poi, Tra storia e alimentazio­ne, indica l’attenzione verso la quotidianità, il legame con l’alimentazione, il suo evolversi e trasformarsi at­traverso i tempi proponendo, alla fine di ogni tappa di un cammino, una ricetta che può essere ripresa dal lettore.
 
Come evidenzia nella prefazione Laura Galoppini, docente di Storia Medievale (Università di Pisa), il legame fra la storia e il cibo è ineludibile perché quest’ultimo, e la stessa gastronomia, si sono venuti modificando e trasformando attraverso i tempi, l’economia dei luoghi, il variare dei gusti soggetti ai più vari aspetti. Questo non è un “libro di ricette” ma vuole essere una narrazione anche di alcune “storie di ricette”, riportate all’oggi, di piatti caratteristici di luoghi modellati at­traverso secoli.
 
L’autore, Ruggero Larco è architetto ed è stato membro per vent’anni dell’Accademia Italiana della Cucina. Dedicatosi alla “scrittura libera”, è stato finalista al premio di narrativa “Intanto parto… parole in cammino” del 2020 e al premio letterario “Chianti 2021”. Autore di Dante e la strana morte di Guilberto da Groppoli, presentato al Premio Bancarella 2023, e di Il mio nome è Giorgio Vasari. Scrittore, architetto, pittore (2024), conta fra i suoi lavori più recenti anche la curatela dei volumi Sostenibilità a tavola, il cibo del domani (2022) e Agricoltura e cibo oggi. Una storia in continua evoluzione (2024). Con questo libro Larco torna ai temi storico-gastronomici che hanno costituito il fil rouge della sua produzione letteraria.
 
Il volume rappresenta la terza uscita della collana Mediterranea 22, diretta da Laura Galoppini, inaugurata nel 2022 con un volume di Clara Errico e Michele Montanelli dedicato alla Gorgona e proseguita nel 2023 con il volume di Anna Agostini dedicato a Ignazio Fabroni, cavaliere pistoiese che nel Seicento ha immortalato nei suoi disegni luoghi e volti dell’arcipelago toscano.



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