“La cultura è come la marmellata”. La ricetta di Valensise per promuovere il patrimonio italiano

Firenze il 13/01/2017 - Redazione
Una narrazione corale, ironica e intelligente, sull’imprenditoria culturale animata da personaggi e microstorie avvincenti che suggerisce anche varie riflessioni sul modo di gestire, oggi, il patrimonio culturale del nostro Paese. È “La cultura è come la marmellata. Promuovere il patrimonio italiano con le imprese” (Marsilio), il saggio scritto da Marina Valensise, storica firma del quotidiano Il Foglio, che sarà presentato venerdì 20 gennaio alle ore 18 al Museo Marino Marini di Firenze. Introduce Patrizia Asproni, presidente del Museo Marino Marini. Ne parleranno con l’autrice
Isabelle Mallez, direttrice dell’Institut français Firenze e Console Onoraria di Francia a Firenze, e Maria Cristina Carratù, La Repubblica.
 
La pubblicazione - «La cultura è come la marmellata: meno ne hai, più la spalmi». Marina Valensise parte da questo slogan, apparso sui muri della Sorbona nel maggio ’68, per illustrare uno dei paradossi italiani: il paese con il patrimonio più ricco del mondo è incapace di valorizzarlo, mentre altri prosperano su fortune molto meno cospicue. Fin dal titolo, il suo libro ha il sapore di una provocazione, ma è frutto di un’esperienza concreta. Tra il 2012 e il 2016, infatti, l’autrice ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Parigi ed è riuscita a rinnovarne la sede, a moltiplicare il numero dei suoi frequentatori e a raddoppiare le entrate proprie rispetto alla dotazione statale. Il segreto? La virtuosa contaminazione e la potente sinergia tra pubblico e privato a favore del patrimonio, che Marina Valensise ripercorre in queste pagine proponendole come modello di valorizzazione partecipata. La differenza di impostazione non è banale e sta in un concetto apparentemente semplice: la capacità di evolversi, abbandonando un ruolo passivo per una funzione più innovativa, che vada oltre quella di semplice cinghia di trasmissione del sapere dato, per produrre cultura in nome di un’idea più dinamica dell’interesse generale. La lievità del racconto, ricco di aneddoti gustosi e frutto di mille incontri con personalità che nei più vari settori – dal design alla cucina, dall’architettura alla musica – danno lustro all’Italia nel mondo, si unisce al monito a tornare protagonisti in nome della cultura sul piano internazionale, offrendo un decalogo di semplici regole per applicare questo modello alla realtà quotidiana delle istituzioni e delle imprese.
 
L’autrice - Marina Valensise ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Parigi dal 2012 al 2016. Dal 1996 collabora con Il Foglio e vari settimanali. In passato si è lungo occupata di storia e ha curato l’edizione italiana delle ultime opere di François Furet. Nel 2007 ha pubblicato Sarkozy. La lezione francese e nel 2015 una biografia dell’Hôtel de Galliffet, in edizione bilingue e illustrata. Con Marsilio ha pubblicato Il sole sorge a Sud. Viaggio contromano da Palermo a Napoli via Salento (2012, 2 edizioni), premio Mondello speciale per la Letteratura di viaggio 2013.
 
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