La compagnia di Punta Corsara da Scampia a Castiglioncello con un Molière ispirato a Totò

il 31/03/2011 - Redazione

Scampia, quartiere dormitorio alla periferia di Napoli, cresciuto sull’emergenza post terremoto, 80 mila abitanti di cui il 60 % disoccupati, con la camorra che è il primo datore di lavoro sul territorio. Scampia simbolo del degrado con i suoi appartamenti occupati, con i servizi assenti, il mercato della droga e la delinquenza. Eppure è a Scampia, nell’auditorium, costruito negli anni ottanta e lasciato marcire fino al 2007, che è nato e si è sviluppato uno dei progetti più importanti della scena italiana. Nel 2007 Marco Martinelli, del Teatro delle Albe, con Debora Pietrobono hanno sviluppato un lavoro (supportato dalla Regione) con la Fondazione Campana dei Festival per rivalutare luogo e tessuto sociale. Ad aiutarli sono arrivati a Scampia, i Motus, Armando Punzo, Ascanio Celestini e molti altri artisti. Oggi il progetto prosegue gestito da quelli stessi operatori e artisti che sono stati inizialmente formati e ai quali Martinelli e Pietrobono hanno lasciato il testimone.

Il commento - "Quando siamo partiti con questa esperienza lo abbiamo fatto con l'obiettivo di creare un gruppo, con la convinzione che chiudersi nel proprio orticello non serva a nulla e sia invece fondamentale sporcarsi, mischiarsi, perdersi tra gli incontri ed in questo trovare il senso di ciò che si fa".

La data - Emanuele Valenti, oggi direttore artistico del progetto Punta Corsara, descrive così la natura in costante movimento del gruppo che venerdì 1 aprile, alle 21,15 sarà a Castiglioncello, dove nella tensostruttura porterà in scena Il signor di Pourceaugnac, un libero adattamento della farsa di Molière che dipinge uno spietato ritratto dell’Italia contemporanea, svelando attraverso la risata, tutta la violenza dei nostri giorni. Il progetto Punta Corsara da tre anni coinvolge artisti, operatori e molti giovani del quartiere di Scampia, sviluppando un modello insieme teatrale e pedagogico: "in questi anni, in molti adolescenti è cresciuta la passione per il teatro, ed è bello vederli discutere, scrivere, fotografare, cominciare a lavorare a loro volta con i ragazzi più piccoli".

Lo spettacolo - "Il signor di Pourceaugnac è una farsa minore di Molière che prende in prestito i canovacci della commedia dell’arte. L’abbiamo dedicata a Totò, alla sua maschera comica e tragica, ai suoi lazzi da commedia dell’arte moderna, al suo surrealismo, ai suoi tanti travestimenti. Ci è sembrato subito che si potesse ambientare a Napoli, città che spesso può essere anche inospitale e beffarda. Il signor di Pourceaugnac potrebbe arrivare ai Quartieri Spagnoli e qui venire truffato, ridicolizzato, raggirato da un servo-pulcinella contemporaneo, senza maschera e vestito bianco ma ugualmente affamato e buffo, figlio dei mercati della Napoli di oggi, della Duchesca e della Maddalena, avendo come complici e amici poveri cristi e poliziotti corrotti. Sperando di toccare e raccontare anche la nostra quotidianità e di rendere omaggio al Molière che imparò i lazzi dai comici italiani che recitavano a Parigi, gli stessi antenati di Totò, dunque, e di Petito, Scarpetta, Viviani, De Filippo. Un Pourceaugnac sporco senza vestiti e parrucche seicentesche ma contemporaneo, grottesco e surreale". 

Altre info - Dopo lo spettacolo un brindisi con gli artisti offerto da Station Gallery di Castiglioncello.
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro Info e prenotazioni: Armunia, Castello Pasquini, Castiglioncello, tel. 0586754202, www.armunia.eu

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