Siena celebra lo scrittore nato nella città del Palio nel 1883 e morto a Roma nel 1920 e oggi riconosciuto come uno dei massimi narratori italiani del primo Novecento con la mostra “L’ombra della giovinezza. Federigo Tozzi e le arti figurative”, in programma a Siena nel Complesso Museale del Santa Maria della Scala dal 10 aprile al 20 luglio 2022 (il 9 aprile, invece, ci sarà un’anteprima con i prestatori d’opere alla presenza del sindaco di Siena
Luigi De Mossi). La mostra, promossa da Comune di Siena e Santa Maria della Scala e curata da
Riccardo Castellana, Michelina Simona Eremita e Luca Quattrocchi, oltre a esporre una selezione dell’opera degli artisti che
Tozzi conosceva e apprezzava - e in molti casi le specifiche opere acutamente commentate nelle sue pagine di critica -, propone un percorso documentario che, tra foto, manoscritti, lettere, libri e riviste, illustra da una prospettiva inedita le tappe principali della sua narrativa.
La mostra - Un
Federigo Tozzi inedito, attento a quanto avveniva nel mondo della pittura, della scultura e dell’illustrazione del suo tempo. Un interesse per l’arte, il suo, nato nelle aule dell’Istituto d’Arte di Siena e poi nutrito, negli anni, da rapporti di sincera amicizia con lo scultore
Patrizio Fracassi e, sempre nel periodo senese, con gli incisori
Ferruccio Pasqui e, soprattutto, con
Gino Barbieri, allievo cesenate di
Adolfo de Carolis, gran maestro della nuova xilografia italiana e illustratore di
D’Annunzio. Negli anni senesi, poi, conosce anche
Lorenzo Viani, che ritroverà anni dopo a Roma. “Abbiamo voluto indagare nella cultura artistica di
Tozzi e nei suoi rapporti con alcuni contemporanei – ha detto per i curatori
Riccardo Castellana – Per la prima volta abbiamo ricostruito i due ambienti, quello senese e quello romano ai quali Tozzi partecipò da protagonista come esperto di arte e visitatore di mostre”. “Questa mostra – ha aggiunto
Roberto Barzanti, presidente del Comitato “Tozzi 100” – apre uno spaccato piuttosto nuovo su
Tozzi che fino ad ora non era stato indagato approfonditamente attraverso il suo rapporto con le arti figurative e che per lui, non fu incidentale. Questa mostra è un’altra tappa, la più scientificamente ricca, che approfondisce questo rapporto”.
Il titolo della mostra, “L’ombra della giovinezza”, riprende quello di una delle molte novelle che
Tozzi dedica al tema della gioventù come malattia e come paralisi della volontà.
Tozzi, in una recensione all’importante Mostra d’arte giovanile alla Casina del Pincio del 1918, dimostra straordinarie capacità critiche e una precisa conoscenza della situazione artistica della capitale nel commentare le opere di
Armando Spadini,
Pasquarosa,
Ferruccio Ferrazzi,
Attilio Selva,
Cipriano Efisio Oppo,
Carlo Socrate,
Deiva De Angelis,
Leonetta Cecchi Pieraccini e
Alfredo Biagini. Altri articoli invece hanno carattere monografico, e testimoniano un’evidente consonanza, per tematiche e linguaggi, con gli artisti trattati, da
Fracassi a
Barbieri, da
Viani a
Ercole Drei. Un capitolo a sé, del tutto sconosciuto anche agli specialisti, è poi quello che lega
Tozzi a una pratica editoriale oggi quasi dimenticata: quella dell’illustrazione libraria e periodica. Nel 1913, infatti, dopo aver partecipato all’esperienza della rivista “L’Eroica”,
Tozzi pubblica il poema “La città della Vergine” con le incisioni di
Barbieri e di
Pasqui, mentre negli anni romani saranno invece
Tommaso Cascella,
Cipriano Efisio Oppo,
Attilio Selva e
Bepi Fabiano, tra gli altri, a illustrare le prose brevi e le novelle che lo scrittore andava pubblicando sulle più importanti riviste dell’epoca.
Info - Mostra aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19 (ultimo ingresso ore 18.15). Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.30. Tel. 0577 292615 – 0577 292614 |
ticket@coune.siena.it |
infoscala@comune.siena.it |
www.santamariadellascala.com.