L’omaggio di Siena a Previtali, il 2 ottobre all’università il libro dedicato allo “storico dell’arte militante”

il 01/10/2015 - Redazione

Omaggio allo storico dell'arte Giovanni Previtali. Venerdì 2 ottobre l’Università di Siena ricorda il suo docente, preside e fondatore dell’Istituto di Storia dell’arte con la presentazione del libro "Giovanni Previtali, storico dell'arte militante" (ore 17 – Rettorato). Interverranno l’autore Arturo Galansino, oggi direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze; Alessandro Angelini, docente di storia dell’arte moderna all’Università di Siena, che di Previtali fu allievo diretto, e Giovanni Agosti, professore di storia dell’arte moderna all’Università di Milano.

L’impegno per la tutela dell’arte - Il libro è stato pubblicato alcuni mesi fa dal “Centro Di” di Firenze, editore storico della rivista «Prospettiva», la rivista di «storia dell’arte antica e moderna» fondata dallo stesso Previtali e patrocinata dall’Università di Siena. Racconta l’impegno militante di Giovanni Previtali per il consolidamento scientifico della storia dell’arte e per la tutela del patrimonio artistico, partendo dalla formazione dello studioso, allievo di Roberto Longhi, e ripercorrendone la storia fino ai primi anni Ottanta.  «L’Università di Siena è la sede più naturale per parlare dell’impegno civile, di studioso, di insegnante di Giovanni Previtali – scrive il docente dell’Università di Siena Roberto Bartalini - . A Siena, infatti, fu legato in anni tra i più importanti della sua vita. Appena fondata la facoltà di Lettere e filosofia, Previtali fu chiamato a insegnarvi Storia della critica d’arte. Fu lui, nei primi anni settanta del Novecento, a creare l’Istituto di Storia dell’arte della Facoltà senese, uno dei più caratterizzati e importanti nel panorama della storia dell’arte nazionale. Della facoltà di Lettere e filosofia fu anche preside. E proprio a Siena avviò una politica di mostre d’arte che ha fatto scuola (da Jacopo della Quercia e il suo tempo, 1975, a Il Gotico a Siena, 1982), creando un circolo virtuoso di collaborazione tra l’Università, gli organi preposti alla tutela del patrimonio culturale, le Soprintendenze, e il Comune di Siena».

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