“L’importanza di chiamarsi Ernesto” al Teatro della Pergola di Firenze dall’1 al 6 aprile

il 28/03/2014 - Redazione

È stata definita come la più bella commedia di tutti i tempi e oltre ad essere la più rappresentata in assoluto, esprime la quintessenza del teatro di Oscar Wilde. Si tratta de “L’importanza di chiamarsi Ernesto” che Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e Lucia Poli portano in scena, nella traduzione di Masolino D’Amico, al Teatro della Pergola di Firenze da martedì 1° fino a domenica 6 aprile.

Lo spettacolo – La vicenda di John Worthing, messo sotto esame dalla terribile Lady Bracknell che intende valutarne le doti di futuro marito della figlia, risponde ai criteri di un vero e proprio atto di fondazione del “teatro dell’assurdo”, costruito su uno spettacolare castello di finzioni (John e l’amico Algernon si inventano una vita e una famiglia che non hanno), e su un puro gioco nominale: se Giulietta dietro ispirazione del Bardo era disposta a sposare Romeo quale che fosse il suo nome, Gwendolen e Cecily pretendono un Ernesto. Questo obbliga Wilde ad una spettacolare agnizione finale, che trasformi le finzioni in realtà.

Info - www.teatrodellapergola.com | Orario spettacoli: dal martedì al sabato: ore 20.45, domenica: ore 15.45. Lunedì riposo | Prezzi biglietti interi: Platea: € 30, Posto Palco: € 22, Galleria: € 15

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