L’esplosione, nel libro di Lelio Lagorio la storia della disgregazione del Partito Socialista Italiano

il 15/06/2010 - Redazione

La storia politica dell’Italia non nasce solo con l’Assemblea Costituente, ma nasce o meglio rinasce dal 1992 con la fine della Prima Repubblica e l’inizio della Seconda Repubblica. Ma quali furono gli eventi cruciali di quegli anni? Cosa accadde nel quinquennio precedente al 1992? Per capirlo occorre senz’altro usare la lente di ingrandimento e calarsi nell’atmosfera di quel periodo e ascoltare quel che si diceva nelle stanze del Partito socialista all’epoca al governo. Lelio Lagorio, con la sua pubblicazione “L’esplosione, storia della disgregazione del Psi” (Edizioni Polistampa) ci dà la possibilità di capire meglio quegli anni così importanti per l’assetto partitico del Paese.

Il libro - Lagorio, dirigente socialista di lungo corso, primo presidente della regione Toscana nel 1970, sindaco di Firenze, parlamentare e ministro, racconta con lucidità i guai interni del partito socialista, i rapporti tra Craxi e Martelli, il seguito che aveva Amato, le prese di posizione di Manca e molto altro. Questo libro è un percorso, ci sono ovviamente gli scandali di Tangentopoli ma non solo, perché gli anni a cavallo del 1990 non furono solo quelli della crisi del Psi. Furono gli anni in cui cominciava a modificarsi la base sociale dei partiti, nel 1989 c’era stato il crollo del muro di Berlino con tutte le conseguenze interne e internazionali, nell’estate del 1991 cadde Gorbaciov in Russia, insomma furono anni che pesarono molto sugli assetti politici e partitici italiani.

L’esplosione del partito socialista - Ma per capire le ragioni dell’esplosione del partito socialista non basta guardare a Mani Pulite e alle inchieste che partirono il 17 febbraio 1992 con l’arresto di Mario Chiesa, perché “l’operazione Mani Pulite non può considerarsi la causa ma soltanto una concausa della dissoluzione del partito”. Le ragioni erano evidentemente più complesse e vanno ricercate nel clima politico della X legislatura repubblicana (1987-1992), nelle rivalità per la successione a Craxi, nei rapporti che i leaders socialisti avevano con la Dc, nel Caf ma non solo, nei rapporti e nelle trame con i comunisti. Attraverso le pagine dell’Esplosione, Lagorio porta per mano il lettore, ripercorrendo anno dopo anno, gli accordi politici, i dissidi, le antipatie, i rapporti tra i leaders per arrivare alla tempesta di Tangentopoli. Il libro ha il pregio di fornire innumerevoli dettagli, aspetti che poteva sapere solo un protagonista della scena politica italiana come fu Lagorio in quegli anni, protagonista che però riesce a fare un passo indietro per diventare abile e terzo narratore. Come ammette lo stesso autore, non si tratta di un libro che voglia esporre la propria tesi e avvalorarla ad ogni costo, “il lettore troverà in queste pagine solo un racconto dei fatti, da cui poi, far discendere un equo giudizio”. Se l’ambizione del testo non è quella di dare facili risposte, sono notevoli gli interrogativi suggeriti, su tutti la voglia di sapere se dietro a Mani Pulite c’era un preciso disegno e una cabina di regia, leggendo “L’Esplosione” il lettore potrà farsi un’idea su questo e su altre nebbie del sistema di potere italiano a cavallo tra la Prima e la Seconda Repubblica.

Chiara Masini

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