L’esperienza toscana nell'arte del restauro, a Pistoia il 16 maggio si presenta il “Dizionario generale”

il 14/05/2014 - Redazione

Nell’ultimo secolo poche altre discipline hanno avuto così radicali cambiamenti, sia teorici che pratici, come il “restauro”, passato da essere considerato una vera e propria arte a scienza. All’Italia e alla Toscana, in particolare, è riconosciuto in questo campo un primato a livello internazionale. E, in questo ambito, che venerdì 16 maggio a Pistoia sarà presentato al pubblico il “Dizionario generale del restauro” (Mandragora) a cura di Francesco Gurrieri (ore 18 - Fattoria di Celle - Collezione Gori). Alla presentazione interverranno Interverranno oltre al curatore del volume, Franco Lucchesi, Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Bruno Santi, Coordinatore e supervisore della ricerca, Alessandra Marino, Soprintendente BB.AA. di Firenze, Pistoia e Prato, Marco Ciatti, Soprintendente Opificio delle Pietre Dure e Gennaro Tampone, Presidente Collegio Ingegneri della Toscana.

La cultura del restauro - Il volume per la prima volta esamina in maniera organica i molteplici aspetti di questa disciplina, inclusi l’architettura e l’archeologia, i materiali e le strutture utilizzate per la diagnostica, i documenti grafici e le figure di maggiore rilevanza che animano il vivace e continuo dibattito su questo tema. Nel volume è possibile trovare tutte le voci che caratterizzano e concorrono al linguaggio e alla cultura del restauro, facendone uno strumento di facile consultazione che rende accessibile i "saperi" di questo comparto ad un pubblico fatto non solo di addetti ai lavori ma anche di studiosi, giovani in formazione, artigiani, tecnici e conoscitori. Il volume è stato realizzato grazie all’Opera di Santa Maria del Fiore e all’UIA - Università Internazionale dell’Arte di Firenze. Il lavoro e la ricerca che stanno alla base del DGR sono stati finanziati dalla Regione Toscana e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

I curatori - Francesco Gurrieri, ordinario di Restauro dei monumenti all’Università di Firenze e vice presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, per realizzare questo progetto si è avvalso di un prestigioso comitato scientifico ed ha affidato ogni sezione del volume ad esperti di indiscusso valore ed esperienza, coadiuvati, per le singole voci, da eccellenti collaboratori. Piero Ruschi ha curato il settore dei principi della conservazione architettonica e, nello stesso ambito, Gennaro Tampone quello del degrado dei materiali e del dissesto delle strutture; Luigi Dei ha trattato la diagnostica scientifico-strumentale e Luigi Marino il restauro archeologico di siti e monumenti; Giuseppina Carlotta Cianferoni si è occupata del restauro dei reperti archeologici, Cristina Giannini e Roberta Roani delle opere storico-artistiche e Antonia ida Fontana e Maurizio Copedè dei documenti grafici.

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