“L’emarginazione in poesia”, in un volume le riflessioni del senzatetto Giovanni Lecci

il 11/12/2013 - Redazione

Sono ombre della notte che il vento porta via, camminando nel labirinto di se stessi. E’ un estratto delle poesia Homeless scritta da Giovanni Lecci, poeta della sofferenza senza fissa dimora che frequenta il circolo culturale Mondostazione di Pisa. Ora le sue poesie sono state raccolte in un piccolo volume dal titolo L’emarginazione in poesia che sarà presentato sabato 14 dicembre alle 18 a Pisa, nel salone del dopolavoro ferroviario (piazza della Stazione 16). Introduce Sandra Capuzzi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pisa. Saranno presenti il regista e attore Marco Di Stefano; il musicista Antonio F. Di Stefano e Vittorio Citernesi, consigliere alla cultura del dopolavoro ferroviario. «Ognuno di noi può essere Giovanni, un invisibile a cui viene data un’opportunità. Spesso perdiamo il valore dell’essere persona ed essere persona diversa – scrive l’assessore Sandra Capuzzi nella prefazione al libro -. Una città come la nostra deve riattivare i percorsi di tenuta sociale e di ricomposizione dell’idea di comunità. Una comunità che non esclude ma apre le sue porte a chi è disponibile a ritrovarsi».

Mondostazione - Il centro culturale polivalente multietnico, di piazza della Stazione, prende il nome dall'omonima rivista del Dopolavoro Ferroviario ed è frutto del progetto organizzato in collaborazione con il Cinema Nuovo. L'obiettivo è quello di fare rinascere il quartiere. Un percorso che si inserisce nel più ampio recupero della zona che comprende la nuova Piazza Vittorio Emanuele e i lavori per la Sesta Porta.

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