Arkadia Editore concorrerà al LXXIII Premio Strega con il libro di Paolo Ciampi, L’ambasciatore delle foreste.  Proposto dallo scrittore e critico letterario Antonio Riccardi, L’ambasciatore delle foreste  dello scrittore e giornalista Paolo Ciampi, inizia ufficialmente il suo cammino nel più prestigioso premio letterario italiano in vista della prossimo appuntamento del 17 marzo, quando in occasione di Libri Come si conosceranno i dodici candidati che in giugno si giocheranno la possibilità di entrare nella cinquina dei finalisti. Un grande risultato per Arkadia Editore – che quest’anno compie dieci anni di attività –, punto di arrivo di un percorso coraggioso che si avvale di professionalità locali e che forte delle proprie radici guarda fin dal suo esordio oltre i confini dell’Isola. Dai primi anni di attività alla distribuzione nazionale, Arkadia Editore si è costruita negli anni un catalogo di qualità incentrato essenzialmente sulla narrativa e sulla saggistica e che vanta varie traduzioni all’estero. La candidatura al LXXIII Premio Strega giunge a coronamento di una ricerca costante e di un progetto editoriale indipendente, del quale il libro di Paolo Ciampi è emblema.

Il libro - L’ambasciatore delle foreste, quasi biografia che si fa romanzo, ripercorre la vicenda umana e diplomatica di George Perkins Marsh, primo ambasciatore degli Stati Uniti nell’Italia Unita, ma soprattutto ambasciatore delle foreste nel mondo, da quelle del New England fino alle Alpi e l’Appennino. Ecologista ante litteram, il primo a interrogarsi sui cambiamenti climatici e sugli effetti delle azioni dell’uomo sulla natura, Perkins Marsh affronta temi e pone già nell’Ottocento interrogativi che sono di grande attualità: l’ambiente, la sua precarietà, i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Un’emergenza, quella ambientale, al centro delle cronache più recenti con il movimento Friday for future, promosso dalla giovanissima Greta Thunberg, la ragazza svedese di soli sedici anni che chiede un impegno concreto dei governi per salvare il Pianeta. La bellezza e l’attualità del libro di Paolo Ciampi stanno nel restituirci la grandezza di un uomo dimenticato, quasi sconosciuto ai più, eppure considerato dall’altra parte dell’Atlantico il padre dei grandi parchi americani come Yellowstone. Un uomo che ci regala un nuovo sguardo sugli alberi, sulle montagne, sulla nostra civiltà, e che già due secoli fa, prima dei forum internazionali sul clima e sull’ambiente, parlava di foreste da salvare, cambiamenti climatici e lanciava l’allarme sulla precarietà del nostro pianeta.