L’alchimia nel pavimento del Duomo, il 26 settembre a Siena appuntamento con la storia

il 24/09/2015 - Redazione

Cosa hanno a che fare l’alchimia e la pietra filosofale con il Duomo di Siena? Di questo si parlerà il 26 settembre nel secondo incontro del ciclo di conferenze dedicate al “Pavimento Alchemico del Duomo di Siena” che, in occasione del suo trentennale l’Associazione Archeosofica Sezione di Siena offre alla città (ore 18 - Via Banchi di Sopra, 72 , ingresso libero).

Il Santo Graal e la Pietra Filosofale - Gli interventi strutturali più significativi finalizzati alla realizzazione del Duomo di Siena furono condotti a termine fra il 1238 e il 1285 sotto la direzione dei Monaci cistercensi di San Galgano. È questa un’epoca in cui in Occidente si assiste a uno speciale fermento che investe tutte le arti e le scienze. Affiora la speciale letteratura del Graal, con testi manoscritti in prosa e in versi. Per la prima volta con Sant’Alberto Magno si sente parlare di “Alchymia”. In tutta Europa fioriscono le cattedrali gotiche, autentici Libri di Pietra che da secoli custodiscono, nei loro basso rilievi, nelle vetrate policrome e nei loro marmi, simboli appartenenti alla tradizione graalica e a quella ermetico-alchimista.  Una tradizione che aveva come fine quello di trasmutare il vile piombo nel puro e incorruttibile oro e di ottenere, così facendo, la “Pietra Filosofale”, prodigio della Grande Opera alchemica, che essi affermavano, sorprendentemente, essere una “Pietra NON Pietra”.

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