L’acqua del lago non è mai dolce. Incontro in diretta Facebook con Giulia Caminito

Firenze il 24/02/2021 - Redazione
Una ragazza dai capelli rossi, un lago che sembra inghiottire ogni speranza. Un romanzo sulla giovinezza cattiva che tutti abbiamo sfiorato, sul bene che ancora è possibile salvare. Si tratta del romanzo di Giulia Caminito “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani) che verrà presentato giovedì 25 febbraio alle ore 17 in diretta Facebook sulla pagina Libraccio Firenze. Dialoga con l’autrice, lo scrittore Alessandro Raveggi.

Il romanzo - I libri sono la sua grande ossessione, perché in casa, soprattutto da quando mio padre è a letto o sulla sedia, e noi non abbiamo la televisione ma solo una radio, l’unico passatempo è la lettura, e visto che il posto e i soldi per i nostri libri non ci sono, noi usiamo i libri di tutti e devono essere per noi reliquie, vengono tenuti ben impilati, mia madre ha segnate tutte le date in cui dobbiamo riconsegnarli e ci tampina per finirli in tempo, controlla che non li abbiamo macchiati o sgualciti e se accade ci trascina in biblioteca a chiedere scusa alla bibliotecaria e agli altri bambini e poi li ripaga, anche se loro dicono che non c’è bisogno lei risponde: C’è bisogno, eccome. Quando mi azzardo a farle notare che le cose di tutti è come se non fossero di nessuno, lei mi risponde: Levati ora questa idea dalla testa o diventerai una donna cattiva. Odore di alghe e sabbia, di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d’acqua: sulle rive del lago di Bracciano approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, madre coraggiosa con un marito disabile e quattro figli. Antonia è onestissima e feroce, crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua figlia femmina a non aspettarsi nulla dagli altri. E Gaia impara: a non lamentarsi, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo, a leggere libri e non guardare la tv, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe e l’infelicità dove nessuno può vederla. Ma poi, quando l’acqua del lago sembra più dolce e luminosa, dalle mani di questa ragazzina scaturisce una forza imprevedibile. Di fronte a un torto, Gaia reagisce con violenza, consuma la sua vendetta con la determinazione di una divinità muta. La sua voce ci accompagna lungo una giovinezza che sfiora il dramma e il sogno, pone domande graffianti. Le sue amiche, gli amori, il suo sguardo di sfida sono destinati a rimanere nel nostro cuore come il presepe misterioso sul fondo del lago. Questo è il romanzo di due grandi protagoniste, fiere e dolenti. Antonia e il suo coraggio, Antonia e le sue mani segnate dai detersivi, Antonia che non butta via niente, Antonia che alza la voce di fronte a ogni ingiustizia. Gaia e la sua amica Iris, Gaia che succhia un Calippo ma non sorride, Gaia che sa fare male, Gaia che corre in motorino nella notte, verso un futuro che nessuno può vedere.

L’autrice Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 ed è laureata in Filosofia politica. Ha esordito con il romanzo La Grande A (Giunti 2016, Premio Bagutta opera prima, Premio Berto e Premio Brancati giovani), seguito nel 2018 da Un giorno verrà (Bompiani, Premio Fiesole Under 40).
 
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