L’Italia – con i suoi libri, i suoi autori, la sua storia e la sua cultura – torna protagonista alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte. Trentasei anni dopo la prima volta nel 1988 (quando fu invitata a inaugurare l’attuale format, che assegna un posto speciale a un Paese o una regione linguistica) sarà Ospite d’Onore dal 16 al 20 ottobre alla 76ª edizione della celebre Buchmesse, il più importante evento internazionale per lo scambio dei diritti, punto di riferimento per gli editori di tutto il mondo, con espositori provenienti da oltre 120 paesi.
Il nostro Paese si presenta forte della sua posizione di quarta industria editoriale in Europa, con una rappresentanza di
oltre 100 autori e ospiti per 80 incontri riuniti in un programma che punta a legare la secolare tradizione di cultura, arte e creatività italiana con lo sguardo rivolto all’avvenire: la bellezza di ciò che è stato con la realtà di ciò che è e le potenzialità di ciò che sarà. Accanto agli autori, decine di editori e protagonisti del mondo del libro, italiani e internazionali, racconteranno il presente e il futuro di un settore che vive di scambi e interazioni tra professioni diverse, una complessità che il programma professionale ha l’ambizione di rappresentare nella maggior ampiezza possibile.
L’Arena e il Caffè Letterario, spazi centrali del padiglione di Italia Ospite d’Onore disegnato da
Stefano Boeri, saranno le piazze dove si terranno gli incontri del programma letterario, mentre nel tradizionale stand collettivo italiano, che ospita gli espositori, si terranno gli incontri del programma professionale. Tre luoghi per un unico programma curato dall’Associazione Italiana Editori con l’obiettivo di rappresentare tutta la varietà e le diversità del mondo del libro, tema al cuore dell’iniziativa Italia Ospite d’Onore coordinata dal Commissario straordinario del Governo
Mauro Mazza che ha scelto come filo conduttore il tema
Radici nel futuro.
Lungo le cinque giornate della Buchmesse, con sessioni di mattina e pomeriggio, ci sarà dunque spazio per narrativa e saggistica, poesia e libri per ragazzi, per le novità più recenti e per i classici più amati. Si esploreranno i generi letterari (dal giallo al romance), ci si addentrerà nel vivace universo dei fumetti e delle graphic novel e si affronteranno fuoripista nel cinema, nella musica, nell’arte, nella scienza, nel design, nel turismo, senza dimenticare le sfide cruciali per il futuro del pianeta e della società: l’ambiente, la tecnologia, la geopolitica, l’Europa.
“Siamo orgogliosi di aver costruito un programma che racconta cosa è l’editoria italiana oggi e con quali libri, autori, idee si affaccia al mondo: lo abbiamo costruito in dialogo con editori e agenti, includendo autori già tradotti e con nuove traduzioni nell’arco del 2024 ma anche altri che ancora non lo sono, ma potenzialmente interessanti per il pubblico straniero – spiega il presidente di AIE
Innocenzo Cipolletta –. È un programma rappresentativo del maggior numero di discipline, generi e generazioni di autori, pubblicati da grandi gruppi editoriali così come da piccole e medie case editrici”.
“L’Italia che portiamo a Francoforte è un’Italia che cresce grazie a un fecondo confronto e scambio tra idee e mondi diversi – afferma
Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per la Fiera del libro di Francoforte 2024 –. Il programma letterario e professionale curato da AIE rispecchia al meglio questa apertura”.
IL PROGRAMMA
Le parole del nostro tempo
Se “le date sono ganci indispensabili che reggono l’arazzo della storia”, come scrisse lo storico dell’arte Ernst Gombrich, le parole sono gli strumenti che gli esseri umani hanno affinato per comprendere, interpretare e anche raccontare questo arazzo che continua a intessersi davanti ai nostri occhi. E gli scrittori sono gli artigiani che di questi strumenti meglio ne conoscono e padroneggiano i segreti, le insidie, le possibilità. A loro verrà affidato il compito di esplorare il vocabolario del nostro tempo, attraverso una serie di incontri che lo affronteranno in modo libero, indipendente, imprevedibile, partendo dalle idee contenute nei libri, dalle sensibilità dei protagonisti, dalle suggestioni del momento. La prima pagina, la mattina d’apertura in Arena, sarà simbolicamente dedicata tanto alla seduzione della
bellezza (in particolare proprio quella delle
parole, con la scrittrice
Susanna Tamaro e il filosofo
Stefano Zecchi) quanto a una riflessione sull’
apocalisse (al centro dell’incontro tra il fisico
Carlo Rovelli e il teologo
don Luigi Maria Epicoco). Quindi il percorso proseguirà con un focus su
ieri,
oggi e
domani affidato alle
solo session di
Dacia Maraini,
Claudio Magris e
Alessandro Baricco, per aprirsi in un ventaglio molto ampio in cui – in ordine alfabetico –si lambiranno l’
assenza (
Daniele Mencarelli ed
Emanuele Trevi), il
caos (
Francesco Piccolo e
Sandro Veronesi), i
classici (
Alessandro D’Avenia e
Susanna Tamaro), il
confine (
Mauro Covacich e
Paolo Rumiz), la
cura (
Francesca Melandri e
Fabio Stassi), l’
etica (
Gianrico Carofiglio ed
Emanuele Coccia), la
genesi (
Erri De Luca e
Guido Tonelli), i
luoghi (
Paolo Cognetti e
Nicola Lagioia), il
piacere (
Giuseppe Culicchia e
Giordano Bruno Guerri), la
scienza (
Guido Barbujani e
Massimo Sandal), le
storie (
Alessandro Barbero e
Aldo Cazzullo), i
tradimenti (
Marco Missiroli e
Valeria Parrella), la
traduzione (
Marco Balzano e
Paolo Nori).
A un discorso sul
metodo della e nella scrittura saranno invece dedicate alcune interviste quotidiane di
Loretta Cavaricci.
Women Have the Power
C’è un’altra parola – sempre più centrale nell’editoria italiana contemporanea, tanto nei ruoli che nei contenuti – a cui sarà assegnato un peso speciale:
donna. Non è un segreto che in Italia le lettrici siano molto più numerose (e forti) dei lettori, mentre le riflessioni e le battaglie per i diritti di genere si fanno sempre più diffuse, così come le donne che occupano posizioni-chiave a ogni livello della filiera editoriale. Alle donne sarà dedicato uno dei format più trasversali del programma letterario, in cui si partirà da molto lontano, puntando i riflettori sul lato femminile dell'arte e della letteratura (con
Melania G. Mazzucco e
Annalena Benini, per poi dialogare di editoria e letteratura a 360 gradi con due autrici dall’approccio totale alla scrittura e ai libri come
Rosella Postorino e
Chiara Valerio, e addentrarsi nelle tante questioni ancora aperte, attuali, spesso incandescenti, legate al genere – tra adolescenza, violenza ed emancipazione – con
Silvia Avallone,
Giulia Caminito,
Ginevra Lamberti e
Alice Urciuolo.
Infiniti orizzonti
Il mito sulle origini di Roma, legato alla figura di Enea cantata da Virgilio, ci insegna quanta ricchezza possa sprigionarsi dal movimento verso nuovi orizzonti e dall’incontro e intreccio tra culture, tradizioni, identità. Una prospettiva che ben conoscono le autrici protagoniste di questo format, che nel loro percorso di vita e scrittura si sono trovate ad affrontare – spesso, a cercare – una continua rimodulazione dei propri orizzonti. La scrittura è nomade, cosmopolita, capace di danzare tra le lingue e le latitudini e di trovare una casa ovunque, come ci racconteranno autrici affermate come
Claudia Durastanti e
Helena Janeczek, narratrici-giornaliste come
Igiaba Scego e voci emergenti della generazione dei
millennials come
Olga Campofreda,
Maddalena Fingerle e
Anna Giurickovic Dato. A loro si aggiungono due autori che dimostrano quanto l’attitudine verso gli “infiniti orizzonti” sia innata nello stesso territorio italiano, variegatissimo caleidoscopio di paesaggi e prospettive: dal mare su cui si affacciano le storie noir di
Vins Gallico all’entroterra esplorato da
Sacha Naspini.
La macchina da scrivere del tempo
Un altro orizzonte sconfinato caro agli autori, territorio immenso sul quale amano compiere le loro scorribande creative, è quello temporale. Il passato è un serbatoio di storie che assumono una forma ancor più magica e potente quando vengono recuperate e raccontate – a volte con realismo, a volte concedendosi alla fiction – con gli occhi del presente. A questa attitudine unica e speciale nel guardare indietro nel tempo per rivolgersi ai lettori di oggi, che è sempre stata elemento caratteristico della miglior tradizione della letteratura italiana (pensiamo a quanto passato è presente nella
Divina Commedia di Dante Alighieri e
I promessi sposi di Alessandro Manzoni), è dedicato un focus di appuntamenti che ne indagheranno i tanti possibili risvolti: da quelli più letterari (con
Viola Ardone,
Donatella Di Pietrantonio e
Gian Marco Griffi), a quelli che si intrecciano con il mondo e i misteri dell’arte (
Rita Charbonnier,
Luigi De Pascalis e
Carlo Vecce), a quelli che ci raccontano le grandi dinastie reali e imprenditoriali, alimentando sia il settore delle biografie storiche che uno dei filoni più vivaci del nuovo romanzo italiano, la saga familiare (con
Alessandra Necci e
Stefania Auci).
Italia – Germania
Può darsi che in Europa non esistano due paesi più differenti che l’Italia e la Germania: per la loro storia, il paesaggio, la lingua, la cucina, persino il modo di giocare a calcio. Eppure – forse perché queste differenze si sviluppano comunque nello stesso grande contesto europeo – l’attrazione reciproca tra i due popoli è scritta nella storia. E sui libri. Una dimostrazione evidente arriverà da questo ciclo d’incontri, in cui si spazierà dalla secolare fascinazione che i tedeschi hanno sempre provato per la Sicilia (da Federico II a Goethe), raccontata da
Pietrangelo Buttafuoco e
Antonio Franchini, alla più recente attrazione esercitata da Berlino sui giovani autori italiani, “confessata” da
Andrea Bajani e
Mario Desiati. Ma il dialogo tra Italia e Germania, alla Buchmesse toccherà anche molti altri territori, come la ricerca comune di un nuovo grande romanzo europeo (con
Vincenzo Latronico e
Gianluigi Simonetti).
La cultura che unisce
Dopo decenni trascorsi in modo relativamente tranquillo e solido, il mondo sembra tornato a “strapparsi” su diversi piani della realtà: i conflitti che aprono crepe nel tessuto geopolitico, le crisi che ne mettono in crisi la salute economica, le tensioni che attraversano il contesto sociale, generazionale, religioso. E se lo strumento migliore per ricucire questi strappi fosse la cultura? Se lo chiederanno e lo proporranno gli ospiti di un ciclo di incontri in Arena, ragionando sul ruolo storico e contemporaneo degli intellettuali (
Marina Valensise e
Marcello Veneziani), della politica (
Alessandro Campi e
Andrea Romano), della religione (
rav Scialom Bahbout e
monsignor Francesco Moraglia), del libro come veicolo universale e tecnologico di cultura (
Umberto Vattani e
Massimo Bray), della formazione (con
Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II di Napoli, che nel 2024 compie 800 anni) oltre che sul secolare rapporto tra Europa e Russia, di nuovo messo a repentaglio dall’invasione dell’Ucraina (
Gennaro Malgieri e
Luciano Mecacci).
Sui generi
L’editoria è anche una questione di generi. Quelli letterari, vere e proprie calamite in grado di catturare l’attenzione e alimentare la passione di milioni di lettori. A due generi in particolare – il giallo e il romance
– saranno dedicati altrettanti approfondimenti alla Fiera di Francoforte. Il giallo verrà presentato in tutte le sue sfumature in un’appassionante maratona del sabato sera in Arena con due dei più popolari autori italiani contemporanei (
Maurizio de Giovanni e
Antonio Manzini) e l’omaggio al maestro che a partire dagli anni Novanta ha ridato nuova linfa al genere,
Andrea Camilleri, di cui si avvicina il centenario dalla nascita. Il romance, oggi protagonista del passaparola online e campione di vendite in libreria, sarà invece al centro degli incontri con
Cristina Caboni,
Erin Doom,
Felicia Kingsley e
Kira Shell.
Attraverso le nuvole e l’immaginazione
Protagonista di una vera e propria età dell’oro, con crescenti riscontri e soddisfazioni anche a livello internazionale (compreso il recente boom di traduzioni di opere in Germania), il mondo dei fumetti, delle graphic novel e dell’illustrazione non poteva che essere protagonista di un altro importante focus che animerà quotidianamente il Caffè Letterario. A Francoforte saranno presenti grandi nomi dell’illustrazione come
Beatrice Alemagna,
Lorenzo Mattotti (autore anche del manifesto d’Italia Ospite d’Onore),
Alessandro Sanna,
Olimpia Zagnoli e protagonisti del fumetto come
Igort,
Luca Enoch,
Milo Manara,
Teresa Radice e
Stefano Turconi,
Pera Toons.
I libri che nutrono i cittadini di domani
L’editoria per bambini e ragazzi cresce i lettori e quindi i cittadini di domani. È anche uno dei principali motori dell’editoria italiana contemporanea. Ce lo dicono numeri in costante aumento, che riguardano tanto il mercato interno quanto quello internazionale: nel 2022 oltre un diritto di traduzione ogni tre venduto all’estero dagli editori italiani ha riguardato questo settore. Naturale dunque che a loro sia dedicato uno spazio di primissimo piano alla Fiera di Francoforte, quello che per tre giorni – dal giovedì al sabato – aprirà gli incontri dell’Arena: protagoniste saranno alcune delle storie di maggior successo dell’editoria italiana per ragazzi, da quella di
Geronimo Stilton (con la sua creatrice
Elisabetta Dami) a quella delle serie scritte da
Pierdomenico Baccalario, coinvolgendo i mondi della fantasia e della scuola, dell’illustrazione e della traduzione con
Davide Calì, Chiara Carminati, Elisabetta Gnone,
Beatrice Masini, Davide Morosinotto, Marta Palazzesi e
Patrizia Rinaldi.
Di versi
Prima ancora della prosa, la poesia è stata l’universo in cui – ormai quasi un millennio fa – la giovane lingua italiana ha iniziato a scoprire e mostrare la sua ricchezza espressiva. Una tradizione che si è rinnovata nei secoli, stimata e riconosciuta anche a livello internazionale, se è vero che la metà dei vincitori italiani dei premi Nobel per la Letteratura assegnati nel Novecento sono proprio poeti (Giosuè Carducci, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale). A questi versi in continuo divenire e reinventarsi sono dedicati due appuntamenti, entrambi condotti da
Pierfranco Bruni, con alcune delle voci più riconoscibili della poesia italiana contemporanea:
Franco Buffoni,
Giuseppe Conte,
Vivian Lamarque e
Davide Rondoni.
Dialogando con le Muse
L’editoria, la letteratura e i libri saranno naturalmente i grandi protagonisti dell’Italia a Francoforte. Il viaggio si concederà tuttavia anche alcune incursioni in altri mondi e linguaggi – comunque sempre legati all’idea di scrittura e cultura – che testimoniano la grande diversità della creatività italiana. Un dialogo con le altre Muse che coinvolgerà l’architettura e il design (con
Stefano Boeri, ideatore del padiglione italiano a Francoforte), il cinema (con
Pupi Avati,
Simona Ercolani e
Roberto Genovesi), la musica (con
Frida Bollani Magoni) fino ad avventurarsi in un territorio che idealmente le unisce tutte con le tradizioni culturali, paesaggistiche, storiche e imprenditoriali del nostro Paese, il turismo (con
Riccardo Giumelli). Questi incontri avranno anche la funzione di legare l’arte e la cultura italiana ad altre parole del nostro tempo, decisamente sfidanti: la sostenibilità ambientale (che sarà un punto chiave nell’incontro sull’architettura), l’inclusività e l’abbattimento delle barriere (nell’incontro sulla musica) e il rilancio dell’economia (in quello sul turismo).