Un volume che vede come protagoniste assolute le “terre emerse” della Toscana. Si chiama “Isole toscane. Guida alle sette perle dell’arcipelago” (Editoriale Programma) ed è stato realizzato da
Elisabetta Arrighi per offrire un viaggio nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, in mezzo al Santuario dei Cetacei, circondati da isole e isolotti che raccontano una lunga storia geologica e umana. Sette isole e tante cose da scoprire seguendo un itinerario che partendo da Gorgona, l’isola più settentrionale, ci porta scendendo verso sud a Capraia, all’Elba, a Montecriso, Pianosa, Giglio e Giannutri.Il libro, abbinato al quotidiano “Il Tirreno” ma disponibile anche nelle librerie e su toscanalibri.it, è illustrato da cartine geografiche e da numerose immagini. Fra queste sono da segnalare le fotografie dell’’Elba scattate da
Roberto Ridi/
VisitElba.info, e quelle di Gorgona di cui è autore il naturalista
Angiolo Naldi. Le immagini di Pianosa sono invece della fotografa livornese
Biancamaria Monticelli che è riuscita a cogliere l’essenza e l’anima solitaria dell’ex isola del Diavolo. Monticelli è autrice anche di alcuni scatti di Capraia, del Giglio (la tragedia della “Costa Concordia”) e della foto di copertina del volume.
La pubblicazione - Il libro parte con una grande scheda dedicata al Parco e prosegue con un itinerario da nord a sud dell’Arcipelago, seguendo gli odori e i profumi della vegetazione e delle rocce. Per questo l’autrice ha intervistato
Franca Zanichelli, naturalista, già direttrice del Parco Nazionale dell’Arcipelago ed ha parlato anche con
Marina Aldi, guida ambientale, che ha descritto la sua isola, il Giglio, e la vicina Giannutri, tra fioriture primaverili e raccolta autunnale di bacche. Un itinerario legato alle vigne e ai vini isolani scaturisce da un’intervista a
Paolo Valdastri, esperto di turismo ed enogastronomia, già direttore delle strade del vino a Bolgheri. Con
Angiolo Naldi, naturalista e guida ambientale, super esperto di Gorgona e Capraia, e
Umberto Mazzantini, storico esponente di Legambiente, Arrighi ha tracciato alcuni itinerari del cuore, con focus specifici su alcuni luoghi di Gorgona, Capraia e dell’Elba. Non manca neppure un itinerario alla scoperta dell’Arcipelago in barca a vela: i consigli sono di
Andrea Marini, velista livornese che da alcuni anni ha intrapreso il giro del mondo con la sua barca “Naso Blu”. Le isole sono quindi raccontate attraverso schede specifiche in cui si narrano la storia, la fatica della sopravvivenza, le diverse dominazioni, i Presidi di Spagna, i Medici e l’utopia di Cosmopoli (Portoferraio), per arrivare agli anni dell’esilio elbano di Napoleone, quindi all’Unità d’Italia e infine ai nostri tempi. Un posto di rilievo nel volume è rappresentato dalle miniere di Calamita (Capoliveri) e di Rio Marina. Il ferro, nei secoli, ha caratterizzato profondamente la storia della parte orientale dell’Elba, dove i “cantieri” raccontano la durezza del lavoro dei minatori, prima dello stop definitivo all’estrazione avvenuto all’inizio degli anni Ottanta del Novecento. Ci sono poi tante curiosità e leggende, ma anche cose da non perdere come le grandi fioriture fucsia del fico degli Ottentotti all’Elba e al Giglio, i ranuncoli d’acqua che in primavera ricoprono lo Stagnone a Capraia, le eccellenze artigianali che hanno conquistato il mondo (come gli orologi Locman progettati a Marina di Campo e le collezioni di profumo Acqua dell’Elba che nascono a Marciana Marina), le grandi etichette di vino, gli itinerari nell’Elba che trae origine dalla Corsica e i misteri di Montecristo (con la leggenda di San Mamiliano). Per parlare infine delle isole carcere. Gorgona che continua ad ospitare una colonia penale agricola dove da alcuni anni è in corso un progetto sociale insieme a Frescobaldi per la produzione di vino e dove si stanno salvando dal macello gli animali degli allevamenti e a sud dell’Elba, Pianosa, ormai ex isola-carcere.