Islam.Dall’apostasia alla violenza, un vademecum per conoscere meglio il mondo musulmano

il 24/05/2010 - Redazione

L’essere umano e la sua dignità al centro di tutto, per fare in modo che l’Europa recuperi la pienezza dei propri valori cristiani e che il pensiero islamico apra le porte alle sfide della modernità. Per evitare l’esasperazione di un conflitto di civiltà sempre più evidente sembra essere questa la strada maestra da seguire. Ad indicarla uno dei massimi esperti di Islam e mondo arabo, Samir Khalil Samir, che nel libro “Islam. Dall’apostasia alla violenza” (Edizioni Cantagalli) fornisce una sorta di vademecum sul mondo musulmano; una guida che va a colmare una profonda doppia lacuna del mondo occidentale: l’ignoranza su cosa è l’Islam e la dimenticanza dell’urgenza della testimonianza per i cristiani. Il mondo musulmano è, infatti, ormai presente nel tessuto sociale dei paesi occidentali ma quest’ultimo tende a chiudersi in se stesso, adottando comportamenti di intolleranza ed autoesclusione. Ecco quindi che “grazie alla sua profonda esperienza personale, egiziana e libanese, e di studioso – si legge nell’introduzione curata da Bernardo Cervellera – padre Samir ci aiuta a conoscere di più la storia, la mentalità, la vita delle comunità islamiche, la loro fede, i loro problemi e perfino le storture a cui può giungere questa religione praticata da oltre un miliardo di esseri umani”. Di contro il mondo occidentale sta perdendo a poco a poco la fierezza dei propri valori e la memoria delle proprie radici, concedendo molto alla morale islamica e rinunciando, in molti casi, a un dialogo e ad una vera integrazione. Il libro di padre Samir si rivolge perciò anche all’occidente aiutandolo a non dimenticare la sua identità, le sue radici cristiane e illuministe (di un illuminismo ragionevole, aperto alla fede) e - scrive Bernardo Cervellera – “aiuta anche le chiese a non nascondere la propria identità cristiana, spingendoci a testimoniare la novità portata da Cristo, l’unica vera base per la dignità dell’uomo, quella che anche tutti i musulmani ricercano e desiderano”. In quest’ottica il volume porta ad una riflessione acuta e lontana dai pregiudizi su multiculturalismo, incrocio di civiltà e preservazione dell’identità; tutte questioni che oggi si pongono con forza e richiedono un serio esame ed una rapida soluzione. L’incontro tra la civiltà occidentale-cristiana e quella mediorientale-musulmana ha sollevato, infatti, problemi evidenti di scelta di metodo da adottare per un’integrazione che assecondi le ragioni culturali dei due mondi. Risulta dunque fondamentale che tra Islam e Cristianesimo si sviluppi un confronto leale, in cui non si mascherino la propria cultura e la propria identità. Perché solo così lo scontro si può trasformare in incontro e arricchimento reciproco.

Simona Trevisi

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