Incontri d’autore, reading e il Premio Gregor von Rezzori. Torna di scena il “Festival degli scrittori”

Firenze il 07/06/2017 - Redazione
Un gazebo rosso pieno di libri sarà al centro di Piazza Strozzi per segnalare che la grande letteratura internazionale è tornata a Firenze. Dal 14 al 17 giugno, infatti, torna di scena il Festival degli Scrittori con l’undicesima edizione del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze.  Il Festival, che avrà una nuova sezione “I luoghi della letteratura” nata all’interno dell’Estate Fiorentina, coinvolgerà tutta la città: incontri sulla Balconata di Palazzo Strozzi, nelle librerie indipendenti del centro storico e nel Cenacolo di Santa Croce. Da giovedì a sabato i finalisti incontreranno i lettori in tarda mattinata nelle librerie Todo Modo, La Cité, Caffè Letterario Le Murate, Brac, Clichy e Sit’N’Breakfast per “Un caffè con l’autore”.  Di rosso in giro per la città ci saranno anche le magliette indossate dai volontari, una pattuglia di appassionati che seguirà gli autori, indirizzerà il pubblico e presiederà allo svolgimento del programma (vedi allegato).
 
Il Festival - Nato dall’esperienza della Fondazione Santa Maddalena - presieduta da Beatrice Monti della Corte, moglie di Gregor von Rezzori, e diretta da quest’anno dallo scrittore Andrew Sean Greer - il Festival degli Scrittori è promosso e sostenuto dal Comune di Firenze nell’ambito delle attività del Gabinetto G.P. Vieusseux ed è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Realizzato con il coordinamento artistico di Alba Donati, si avvale della collaborazione del Centro per il libro e la lettura del MiBACT, di Giunti Editore e di Repubblica Firenze come media partner.
 
La valigia vuota - Quest’anno sul palco dell’Odeon si terrà “La valigia vuota”, una narrazione dei racconti delle migrazioni nel senso più grande, quasi come una costante di tutti i tempi. Dalla Bibbia all’Odissea, attraverso i secoli fino a Fuocoammare. Sul palco gli attori Valeria Bruni Tedeschi e Luigi Lo Cascio, insieme a scrittrici e scrittori internazionali come Zadie Smith, Atiq Rahimi e Hisham Matar.  A dirigerli Volker Schlöndorff che da sempre cura gli eventi di spettacolo del Festival. Ingresso 10 euro (parte del ricavato andrà alla scuola di scrittura per ragazzi del Porto delle Storie).
 
Paolo Giordano e i ragazzi del Porto delle storie - Qualche hanno fa c’è andato proprio Dave Eggers, che era finalista al Premio Gregor von Rezzori.  Sì proprio a Campi Bisenzio dove è nato e agisce il Porto delle Storie (un progetto di Macramè Cooperativa Sociale ) una scuola di scrittura ispirata a 826 Valencia, aperta nel 2002 a San Francisco dentro a un negozio per pirati, proprio dallo scrittore americano. Quest’anno, in apertura di Festival, ci sarà un altro amico d’eccezione per i ragazzi del Porto che hanno seguito i laboratori di scrittura. Paolo Giordano parlerà con questi giovani scrittori del potere della parola, del divertimento e della fatica.

Premio Gregor von Rezzori - Ecco i cinque finalisti del Premio Gregor von Rezzori: Lázló Krasznahorkai con “Satantango” (Bompiani) e la sua visionarietà, il suo stile come esperienza quasi fisica della letteratura; Édouard Louis con “Storia della violenza” (Bompiani) e lo scandalo di storie che sono un atto d’accusa contro la crudeltà e l’arretratezza di un certo mondo contadino francese; l’Oriente di Mathias Enard con “Bussola” (e/o) miraggio estremo, origine di tutto; la Germania Est post 1989 nel romanzo “Eravamo dei grandissimi” di Clemens Meyer (Keller) e le macerie di un mondo raccolte dai ragazzini; il Messico colto e stralunato di Valeria Luiselli con “Storia dei miei denti” (La Nuova Frontiera), la letteratura come una parte primaria del corpo che abitiamo. Il vincitore del Premio Gregor von Rezzori per la narrativa straniera verrà annunciato nella cerimonia di premiazione che avrà luogo sabato 17 giugno nella Sala d’Arme in Palazzo Vecchio. Durante la cerimonia verrà consegnato il Premio per la traduzione ad Anna D’Elia per l’opera “Terminus Radioso” di Antoine Volodine (66thand2nd). Verrà assegnato anche il Premio Gregor von Rezzori Giovani Lettori, che premia le 5 migliori recensioni ai libri finalisti fatte dagli studenti delle scuole superiori.
 
Lectio magistralis - Esponente della letteratura francofona contemporanea, Dany Laferrière (Port-au-Prince, 1953) è il primo scrittore haitiano, naturalizzato canadese, a essere stato eletto tra gli immortali dell'Accademia di Francia. Vincitore, tra gli altri, del Prix Médicis con "L'enigma del ritorno", ha definito la sua opera narrativa come una «autobiografia americana» che si snoda dai Caraibi al Canada e che prende convenzionalmente il via da "Come fare l'amore con un negro senza fatica", ironico racconto di alcuni giovani immigrati haitiani a Montréal. Laferrière ha partecipato alla sceneggiatura di "Verso il Sud", film di Laurant Cantet tratto dal suo omonimo romanzo e interpretato da Charlotte Rampling.  Haiti è, anche nella lectio magistralis che terrà nel Cenacolo di Santa Croce, il punto di partenza e di approdo delle sue storie: come era nel 1996, al suo rientro a casa dopo vent'anni di esilio, in un viaggio a Port‐au‐Prince dove morti e vivi, tra superstizioni, credenze e povertà, abitano la notte e il quotidiano degli haitiani; e come era nel 2010, con una testimonianza in presa diretta del terribile terremoto che ha messo in ginocchio l'isola e i suoi abitanti.
 
Return to Montauk - Presentato alla 67esima edizione del Festival del cinema di Berlino, Return to Montauk è il film più recente del regista tedesco Volker Schlöndorff, vincitore nel 1979 della Palma d’oro a Cannes con Il tamburo di latta. Arriva al Teatro della Compagnia in anteprima nazionale, introdotto da una conversazione tra il regista e Ranieri Polese. Il film è stato scritto insieme allo scrittore irlandese Colm Tóibín, autore di libri tradotti in oltre trenta lingue.
 
Rezzoriana - Non poteva mancare un angolo di Festival dedicato a Gregor von Rezzori (1914-1998),  lo scrittore che dalla Bucovina, dopo aver girato il mondo, era venuto ad abitare a Donnini, in campagna, a pochi chilometri da Firenze. Un luogo nel tempo diventato mitico buen retiro di scrittori allora amici, come Bruce Chatwin e, dopo la morte di Grisha (così lo chiama chi lo conosceva), “ufficialmente” casa degli scrittori ospitati per scrivere, da Beatrice Monti della Corte. E sarà proprio Beatrice Monti insieme a Andrea Landolfi a parlarci di lui. L’occasione è l’uscita di un libro, “Rezzoriana” (Artemide) in cui Andrea Landolfi, professore di Letteratura tedesca e di Traduzione dell’Università di Siena, ha raccolto i saggi, le postfazioni, le note, gli interventi dedicati, nel corso di quasi trent’anni, alla figura e all’opera di Gregor von Rezzori, di cui è stato uno degli interpreti più attenti e fedeli. Un altro incontro è dedicato al libro del giornalista Antonio Armano, una narrazione di viaggi attraverso l’Est, ciò che era e ciò che è diventato. “La signora col cagnolino e le nuove russe col pitbull” (Edizioni Clichy) parla di Checov, di Bruno Schulz e tra gli altri, anche di Gregor von Rezzori e di quel luogo di grande fascino che è stata Černivici, ieri città dell’impero austro-ungarico, poi Romania, oggi Ucraina. La città di Grisha.
 
Info - www.festivaldegliscrittori.com

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