“Inchiostro depARTure” fa tappa a Siena, in stazione arriva l’arte di Edoardo Tresoldi

il 21/05/2015 - Redazione

Con "Pueblo" l'arte di Edoardo Tresoldi approda a Siena. Dopo Milano e Trieste fa tappa nella città del Palio il festival di arte contemporanea itinerante “Inchiostro depARTure” realizzato da Zoe Impresa Sociale in collaborazione con Centostazioni spa - Gruppo FS Italiane, con un evento coordinato da Fondazione Musei Senesi con il Comune di Siena e il Siena Art Institute, promosso da AppTripper Travel Guide e inserito nel calendario di Siena Capitale Italiana della Cultura 2015. L'appuntamento è per martedì 26 maggio alle 18 in piazzale Rosselli, con l'inaugurazione dell'opera site specific "Pueblo", realizzata dallo scultore Edoardo Tresoldi negli atelier del Siena Art Institute e che resterà in esposizione fino a martedì 5 giugno. Sempre il 26 maggio alle ore 11, sarà possibile assistere alla presentazione del progetto e dell’artista nell’aula magna dell’Università per Stranieri, proprio di fronte alla stazione.

Il festival - “Inchiostro depARTure” sperimenta nuove formule di partecipazione e condivisione dell’arte, con l’allestimento di un circuito di opere presso sei stazioni ferroviarie italiane del gruppo Centostazioni; i sei episodi del festival, scadenzati in rapida successione nel tempo e nello spazio, sono intesi non come singole esposizioni ma come frammenti di un unico organismo.

Pueblo - A Siena è all'opera lo scultore Edoardo Tresoldi, classe 1987, che da anni sviluppa una ricerca sull’interazione tra opera, pubblico e ambiente circostante, con interventi site specific realizzati forgiando la rete metallica elettrosaldata e conferendo ai suoi lavori sembianze antropomorfe e/o architettoniche. Per la realizzazione dell’opera senese, il Siena Art Institute ha messo a disposizione uno dei suoi atelier di via Tommaso Pendola, dove abitualmente lavorano i suoi artisti residenti; qui Tresoldi sta creando per il 26 maggio “Pueblo”, un’installazione composta da sette pilastri di differenti altezze realizzati in rete e terminanti, nella parte superiore, con visi umani rivolti verso il basso. La composizione ordinata e ritmica dei pilastri equidistanti crea un piccolo labirinto all’interno del quale il fruitore può camminare e interagire fisicamente con l’opera, vivendo la sensazione di transitorietà dal centro di una scena ad un’altra. “Pueblo” come popolo, gruppo di persone e “Pueblo” come paese e dunque luogo.

Info - www.zoeweb.eu/whats-on | www.museisenesi.org | www.sienaart.org | www.comune.siena.it

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